''La Tarsu è legata ai costi dei servizi. Con la raccolta differenziata le cose miglioreranno sensibilmente dal momento che diminuirà l'ecotassa ed i benefici li avremo il prossimo anno. Certo è che i costi vanno coperti nella loro totalità ''. Parole dell'assessore comunale alle Finanze, Domenico Molino, che questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, è voluto tornare sulla questione dei rincari della tassa sui rifiuti, oggetto, l'altro giorno, di una vivace discussione nell'ambito del Consiglio comunale (le minoranze chiedevano l'azzeramento o la diminuzione degli ultimi aumenti). L'assessore è sceso nello specifico, ricordando alcuni importanti passaggi. ''Nel 1998, ultimo anno in cui il Comune di Vasto ha gestito in proprio il servizio, il costo complessivo della raccolta e del conferimento in discarica è stato di un milione e 700 mila euro. E la Tarsu, in quell'anno, copriva solo il 61 per cento del costo. Nel 1999, anno successivo, il primo con la gestione pubblico-privato della Pulchra, il costo è aumentato di un milione di euro. E proprio nel 1999 la Tarsu, dall'allora amministrazione comunale, fu quasi raddoppiata. Quest'anno il costo del servizio è di 2 milioni e 850 mila euro e la Finanziaria ci impone di coprirlo al 100 per cento''. L'assessore ha, in prospettiva, individuato la possibilità di ribassi, grazie soprattutto all'aumento della raccolta differenziata, già concreto (''e di questo va dato atto ai cittadini'', sottolinea), e alla diminuzione della cosiddetta 'ecotassa', il 'balzello' per i comuni poco 'ricicloni'. ''Sono stati aumenti sofferti, ma dovuti'', è tornato a ribadire infine auspicando un buon approccio della prossima campagna di raccolta 'porta a porta' dei rifiuti in città .