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Operatori dei Cup della Asl sul piede di guerra

"Non riteniamo corretto addossarci le responsabilità di mancate disponibilità aziendali per le prenotazioni". Chiesti chiarimenti a Schael

redazione
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Gli operatori dei CUP (Centri Unici di Prenotazione) della Asl Lanciano-Vasto-Chieti rappresentati dalla Filcams Cgil Chieti chiedono un confronto per avere chiarimenti in merito alle dichiarazioni del direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale Thomas Schael in cui lo stesso riporta che l’utente rivolgendosi al servizio di prenotazione aziendale può non ottenere risposta per incapacità dell’operatore e non per mancata disponibilità di erogazione da parte dell’azienda, dando un’informazione errata sulle procedure e soprattutto fuorviante nei meriti della responsabilità sulla funzionalità del servizio di prenotazione.

"Gli addetti al servizio di prenotazione aziendale - si legge in una nota dell'organizzazione sindacale - non sono dipendenti della As, il servizio è stato esternalizzato da anni e svolgono quotidianamente con dovere e impegno la loro mansione nonostante le numerose criticità segnalate costantemente sia alla ditta appaltatrice che appaltante, problemi come le numerose disconnessioni e rallentamenti della rete informatica che purtroppo causano enormi disagi anche all’utenza che è costretta a file interminabili ed estenuanti. La riduzione di sportelli e di ore sul servizio, i malfunzionamenti e le mancate risposte alle richieste degli utenti generano un malcontento che gli operatori riescono a gestire ormai con maturata professionalità anche se in alcuni casi non si è riusciti ad evitare delle vere e proprie aggressioni agli impiegati agli sportelli.

Non riteniamo corretto declinare le responsabilità di mancate disponibilità aziendali per le prenotazioni agli operatori che possono semplicemente proporre i calendari disponibili che comunque sono organizzati da responsabili della Asl, è un’informazione scorretta e ingannevole.

I lavoratori dell’appalto Cup hanno garantito il servizio anche nei periodi in cui per cause a loro non imputabili non hanno percepito lo stipendio nei tempi previsti e con ritardi rilevanti, precisando che abbiamo sempre denunciato che il CCNL del Multiservizi applicato non è a nostro parere idoneo per il tipo di mansione e di responsabilità richiesta nel servizio. 

Durante il periodo della pandemia tutti gli operatori hanno dato massima disponibilità a svolgere qualsiasi tipo di servizio, dal recupero delle prestazioni alle prenotazioni di tamponi e vaccini al contact tracing, dimostrando grandi capacità di flessibilità e competenze per garantire massima efficienza e assistenza agli utenti in un rapporto di fiducia reciproco.

La possibilità della presa in carico delle richieste di prestazione da parte dell’azienda a cui fa riferimento il direttore generale riguarda solo alcune visite specialistiche e alcuni esami strumentali richiesti in classe di priorità, come ad esempio TC, ecografie internistiche o muscoloscheletriche, RM e quindi non è prevista per tutte le prescrizioni e purtroppo per il numero elevato di richieste che si raccolgono a volte si è costretti a un blocco temporaneo del servizio".

La conclusione della nota della Filcams: "Invitiamo la direzione generale della Asl ad un incontro, nei tempi e nelle sedi che riterrà più opportune proponendo una collaborazione che porterebbe ad un miglioramento delle condizioni lavorative e ad un efficientamento del servizio a vantaggio di tutta la comunità, anche secondo le volontà espresse dal dg stesso in più occasioni.

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