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Tribunali abruzzesi a rischio, spiragli per la sopravvivenza

Il viceministro della Giustizia conferma che il governo sta valutando la possibilità di riaprire gli uffici giudiziari

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Le possibilità, che i piccoli Tribunali abruzzesi restino aperti anche dopo la fine dell’ultima proroga del governo Meloni, si fanno sempre più concrete.

Infatti, Il viceministro della Giustizia, il forzista Francesco Paolo Sisto, ha confermato che il governo continuerà ad analizzare la possibilità di riaprire gli uffici giudiziari, considerando anche una possibile modifica delle competenze territoriali.

Lo ha detto rispondendo ad un interrogazione, avanzata dal deputato abruzzese di Fratelli d’Italia Guerino Testa, che chiedere di conoscere quali fossero le iniziative messe in campo dal Ministero della Giustizia volte a garantire il mantenimento dei presidi giudiziari della nostra regione (sono a rischio cancellazione le sedi di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona).

Secondo Sisto, la riforma della geografia giudiziaria, nata con l’intento di ridurre il numero dei tribunali con l’allocazione delle risorse disponibili in funzione dei carichi di lavoro nell’ottica della spending review, non ha dato gli esiti sperati. 

Ora il governo, guidato dalla premier Giorgia Meloni, si sta occupando della questione al fine di trovare le soluzione più idonee, considerando che dal 1° settembre 2015 è avvenuto il trasferimento delle spese obbligatorie di funzionamento degli uffici dal comune al Ministero della Giustizia. 

Il primo passo è stato compiuto con l’approvazione della proroga al 1° gennaio 2025 della soppressione dei Tribunali abruzzesi. Ora il Ministero ha disposto la formazione di gruppi di lavoro per verificare la possibilità di conciliare l’efficienza del sistema giudiziario con l’esigenza di giustizia di prossimità che lo stato deve garantire. 

Siamo certi, che questa nuova sensibilità dimostrata da Sisto e dall’intero Governo – afferma il deputato abruzzese Guerino Testa - porterà alla salvaguardia dei nostri Tribunali, perché ben sanno che, diversamente, sarebbe un durissimo colpo al funzionamento della giustizia, alla tenuta socio-economica delle zone interessate, alle comunità, ai presidi territoriali e ai professionisti che lavorano in questi ambiti”.

Dal Canto suo il senatore di Fratelli d’Italia, Etel Sigismondi, sottolinea come questi siano “segnali significativi, dunque, che ci fanno ben sperare sulla possibilità di mantenere sul territorio dei presidi giudiziari fondamentali e con adeguato personale, e che evidenziano, altresì, l’incisività del lavoro che i parlamentari di Fratelli d’Italia stanno portando avanti, su questo tema, con grande determinazione”.

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