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L’appello del Comitato Amici degli Alberi per non abbattere 14 alberi

Si chiede di sospendere i tre provvedimenti comunali

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Il Comitato Amici degli Alberi contesta le ordinanze n.21, 22 e 23 del 21 aprile 2023 in cui il Sindaco di Vasto, Francesco Menna, ordina l’abbattimento di 14 piante di pino d’Aleppo e nello specifico: n. 10 piante in Via Mario Molino; n. 2 piante in località Sant’Onofrio; n.2 in località Lungomare Cordella (villetta bagnante). 

I referenti del Comitato, unitamente a tecnici di fiducia, hanno effettuato un sopralluogo nelle aree oggetto delle ordinanze sindacali e non concordano con le decisioni prese dall’amministrazione, non ravvisano elementi di criticità tali da poter giustificare l’abbattimento di tutti gli alberi in questione.

Solo nel caso del Lungomare Cordella è presente un albero inclinato verso la strada minato da un inizio di cedimento radicale (angolo NE del boschetto), mentre in tutti gli altri casi, solo una evidente mancanza di manutenzione e di interventi di alleggerimento delle chiome possono creare rischi di crollo o caduta di rami come verificatosi ultimamente in via Mario Molino.

In Via Sant’Onofrio i due pini che si vorrebbero abbattere sono dritti e non mostrano segni di pericolosità né di sofferenza legata a malattie. Anche in questo caso è evidente la mancanza di manutenzione.

Nella pinetina di lungomare Cordella è evidente il precedente taglio di cinque alberi e la potatura sommaria di molti rami bassi per far posto alle paninerie provvisoriamente ivi collocate lo scorso anno mentre alcuni alberi risultano inclinati ma saldamente radicati e privi di segni tipici del cedimento radicale.

Alla luce di quanto evidenziato questo Comitato ha chiesto l’immediata sospensione dell’efficacia delle tre ordinanze sindacali per consentire le opportune verifiche da parte dei Carabinieri Forestali.

Si raccomanda ancora una volta all’amministrazione comunale di non considerare gli alberi presenti nel contesto urbano solo come elemento di “pericolo”, laddove il pericolo è rappresentato solo dall’annosa mancanza di manutenzione ravvisabile in tutte le aree verdi cittadine, ma di cominciare a considerare gli alberi come una preziosa infrastruttura.

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