Si aspetta l'arrivo dei familiari dal Marocco per poter celebrare i funerali della donna marocchina di 40 anni, Nadia Mahroussi, che ha trovato una morte orrenda nella sua abitazione in piazza Lucio Valerio Pudente. La donna, in Italia da qualche anno per motivi di lavoro (si occupava di assistenza in un centro per anziani), tra pochi giorni avrebbe ricevuto la visita dei figli che erano rimasti in Africa. Ha, invece, trovato la fine tragica della sua vita in un piccolo appartamentino ricavato in un sottotetto di un edificio del centro storico, di fianco la Cattedrale di San Giuseppe. La morte è sopraggiunta silenziosa, mentre Nadia dormiva dopo una giornata di lavoro. Lei non si è accorta dell'incendio sviluppatosi nell'atrio dell'edificio e del fumo, tossico, che si era incanalato nella tromba delle scale penetrando in casa da sotto la porta. L'hanno ritrovata già priva di vita, nel suo letto, i vigili del fuoco del distaccamento di Vasto, su indicazioni fornite da un ragazzo che abitava in una mansardina attigua a quello di Nadia e che si era salvato portandosi sul tetto dell'edificio. Da lì lo avevano prelevato gli stessi pompieri con un'autoscala. E restano dubbi e non poche perplessità sulle cause che hanno scatenato l'incendio fatale. Secondo le prime ricostruzioni potrebbe essere stato un cortocircuito a determinare lo scoppio dell'incendio del motorino. Ulteriori perizie sono state comunque già stabilite per fare piena luce sul drammatico fatto.