Voci di Dentro è nato nel 2005 come rivista, un giornale diverso dagli altri e nato in un contesto che molti non si aspetterebbero: è scritta quasi interamente da detenuti di alcune case circondariali abruzzesi. Negli anni vi hanno, infatti, partecipato detenuti nelle carceri di Pescara, Chieti, Lanciano e Vasto. Nel 2008 è nata l’associazione, oggi Onlus animata da decine di soci-volontari impegnati nelle attività più diverse nel contesto della solidarietà e del re-inserimento sociale.
In questi giorni Voci di Dentro grazie a Mara, una delle volontarie dell’associazione, ha partecipato alla mostra di Guardiagrele. La rivista da sempre racconta, come nel nome, la voce di chi si trova recluso, di chi partecipa ai percorsi previsti dalla Costituzione italiana per il re-inserimento sociale. E volge lo sguardo al mondo che ci circonda, ai grandi temi internazionali e nazionali. In occasione delle festività è stato pubblicato un numero speciale di “pensieri, riflessioni” e auguri. Con uno sguardo particolare a chi non ha festeggiato perché vive la sofferenza della guerra, della fuga dal proprio paese, della povertà, dell’allontanamento dagli affetti più cari. “Sono circa ventimila i detenuti rinchiusi nelle carceri italiane che hanno figli” e “a loro, padri e madri in carcere, e ai loro figli, è dedicata questa pubblicazione che mettiamo in rete” scrive l’associazione.
Le storie raccontate in questo numero speciale della rivista Voci di Dentro sono state protagoniste anche del podcast “Dark Diaries” dell’avvocata e speaker radiofonica Carlotta Toschi.