Verrà presentato in Comune, domani mattina, il programma del ''Mese del Brodetto di pesce alla Vastese'' che, almeno sulla carta, dovrebbe svolgersi - il condizionale è d'obbligo considerata la recente e grave questione pesca - dal 6 al 29 giugno (la conferenza di illustrazione è fissata a mezzogiorno nella sala del Gonfalone di Palazzo di Città). Armatori e pescatori, però, sono ancora in piena 'battaglia' sul caro gasolio, problema che sta rischiando di mettere in ginocchio un intero comparto. Sono attesi per questa sera al rientro in città i due rappresentanti della locale marineria, Palma Melizzzi e Corrado Natarelli, che hanno preso parte alla manifestazione, a livello continentale, svoltasi ieri a Bruxelles dove, quella che doveva essere un'occasione di confronto e di discusssione con il commissario europeo alla Pesca Borg, si è invece trasformata in una problematica sfilata caratterizzata anche da scontri di alcuni operatori (francesi in particolare) con le forze dell'ordine dopo il 'nulla di fatto' registratosi relativamente alle istanze portate dalla categoria. E al porto di Punta Penna i pescherecci della flottiglia vastese restano attraccati alle banchine. Da venerdì scorso, di fatto, l'astensione dall'attività di pesca va avanti ad oltranza. Per sabato a Pescara è fissato un nuovo vertice degli armatori e dei pescatori abruzzesi per fare il punto della situazione e verificare ulteriori azioni di protesta qualora i problemi sul tappeto non dovessero trovare una rapida e soddisfacente soluzione. Questione che, a catena, sta investendo anche l'indotto di pescherie e ristoranti che principalmente si specializzano in piatti di pesce che già da qualche giorno accusano non pochi disagi. Ed anche il ''Mese del Brodetto'' proprio per la possibile carenza di 'materia prima', può essere a rischio.