Il Daspo urbano è la misura stabilita dalla legge “volta alla tutela di luoghi delle città ritenuti particolarmente sensibili da condotte lesive del decoro pubblico e della libera fruibilità (quali scuole, parchi, piazze, locali pubblici ecc.)”. 

Nelle scorse settimane la Questura di Chieti ha sottoposto al “divieto di accesso per due anni negli esercizi pubblici della provincia chietina per motivi di pubblica sicurezza” D.R.D., trentaquattrenne di Casalbordino “disoccupato e con diversi precedenti”. La misura è stata disposta “dal questore di Chieti nei suoi confronti, in particolare, dopo la violenta aggressione di giugno di quest’anno commessa in concorso con altre due persone in danno del gestore di una pizzeria di Casalbordino durante i festeggiamenti in onore della Madonna dei Miracoli e per un’eguale aggressione avvenuta in un bar del posto a fine agosto scorso”. 

“Nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento - indagini preliminari - fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito” i Carabinieri della stazione di Casalbordino hanno comunicato la denuncia “in stato di libertà alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto”. D.R.D., rendono noto i Carabinieri, “è stato rintracciato dai carabinieri della locale stazione per due giorni consecutivi in altrettanti bar” di Casalbordino.