È stata aperta la procedura per il rinnovo del contratto collettivo in CNHI, Ferrari, Iveco e Stellantis da parte di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr. Procedura che interessa, quindi, anche la Sevel.
Nei giorni precedenti l’avvio della procedura la FIM Cisl ha pubblicato uno studio sui dati relativi alle produzioni negli stabilimenti del gruppo Stellantis, Sevel compresa. L’elaborazione del sindacato è relativa al terzo semestre di quest’anno e documenta come la pandemia continua ad impattare sulla contrazione delle produzioni. Il segretario nazionale FIM Cisl Ferdinando Uliano ha evidenziato che la produzione ha subito una flessione del 2.4% rispetto all’anno precedente, che gli “stop produttivi per la mancanza di semiconduttori” hanno portato alla perdita di “540 turni di lavoro pari a 235 giorni lavorativi”.
“Nei nove mesi del 2022 sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali,515.380 unità contro le 528.108 del 2021” evidenzia la rilevazione del sindacato, la produzione dei “veicoli commerciali segna una pesante riduzione del -27,5% in termini di volumi pari a -57.573veicoli commerciali”. Il dato specifico della Sevel registra un – 27.5%.
“Se i dati di produzione li rapportiamo al periodo pre-covid e quindi al 2019, la situazione riscontrauna perdita complessiva nei volumi con un – 18,3% (auto+ veicoli commerciali), con le autovetture a -11,4% e i veicoli commerciali a –31,3% - prosegue la nota della FIM Cisl – la causa è in gran parte riconducibile allo stop nelle produzioni determinato dalla mancanza dei semiconduttori e di altri componenti, e nella prima parte del 2022, anche dalle difficoltà causate dal fermo dei trasporti”.
“Il 2022 potrebbe prefigurarsicome il quinto anno consecutivo di flessione delle produzioni Stellantis nel nostro Paese. Se nell’arco temporale di quattro anni, 2017-2021, si era perso il 35% della produzione complessiva da 1.035.454 a 673.475, il 45% nelle sole autovetture (da 743.454 a 408.526), con la tendenza di ulteriore riduzione generata nei primi 6 mesi 2022 rischiamo di scendere, su base annua, sottole650.000 unità (-37% rispetto 2017) tra auto e commerciali, con una produzione auto appena soprale 410.000 (circa-40% rispetto 2017)” sintetizza il quadro della situazione il sindacato metalmeccanici. Che evidenzia l’impatto decisivo della crisi dei semiconduttori: “avremmo una situazione completamente opposta se non cifossero statigli stop produttivi per i semiconduttori” si legge nel report inviato alla stampa.
Questo il report elaborato dalla FIM Cisl della situazione nello stabilimento Sevel
“Le produzioni nei veicoli commerciali haraggiuntola quota di152.000unità, con un risultato negativorispetto al 2021 del - 27,5% dove si erano prodotte 209.573 unità. Siamo al di sotto del 13% rispetto al periodocovid del 2020. La situazione dei fermi produttivi per i semiconduttori ha condizionato fortemente irisultati produttivi nel 2021e nel 2022. Nel 2021 rispetto alle stime iniziali che vedevano unincremento dei turni a partire dal mese di maggio 2021, si son perse circa 40.000 furgoni per la mancanza di semiconduttori, con un impattonegativo suilivelli occupazionali con la mancata conferma dei 600 lavoratori in somministrazione. Dall’inizio dell’anno per il problema deisemiconduttori si sono persi circa 130 turni di lavoro pari a circa 49 giorni lavorativi. Ad oggi il problema dei semiconduttori rimane quello più grave in particolare per Sevel, c’è un numero importante di ordini che non vengono evasi e soprattutto il costo a carico dei lavoratori per via dell’uso degli ammortizzatori sociali diventa sempre più pesante”.