Ultimo tassello nell'ambito di un mosaico non poco complesso il petrolio in mare, al largo della costa teatina (tra Ortona-San Vito e Vasto) e dunque continuano a svilupparsi su più fronti le discussioni sul futuro e sulle prospettive per questo territorio. Da una parte ci sono le ambizioni di tutela e di valorizzazione naturalistica di una vasta area anche alla luce della dismissione dell'ex tracciato ferroviario, dall'altra le mire 'espansionistiche' di chi, come le varie società interessate al ritrovamento di giacimenti di gas o petrolio (confermati, con toni entusiastici, in questi giorni dalla londinese Mog), puntano a sfruttare al massimo il 'tesoro' dell'«oro nero» da poter possibilmente estrarre da queste parti. In questa situazione, mentre si infittiscono anche sui blog cittadini e nell'ambito delle associazioni ambientaliste locali le discussioni e soprattutto le preoccupazioni relativamente alle ultime novità che hanno trovato non poco risalto sugli organi di informazione, manca - ufficialmente - la voce della politica del territorio che non ancora dice la sua sull'argomento. Ufficialmente, ripetiamo. Qualche commento ed iniziali prese di posizione, qua e là , non sono mancati. Ma di ufficiale ancora nulla. E questo sia per gli aspetti della condivisione o meno di questa o quell'altra possibilità di 'sfruttamento' del territorio, e nella fattispecie del nostro mare, ma anche per fare il punto della situazione e soprattutto dare informazioni sullo 'stato dell'arte', per esempio, dell'iter burocratico per la sistemazione di ulteriori piattaforme o impianti di estrazione. Niente ancora. I rappresentanti politici ed istituzionali, per ora, preferiscono tacere e magari 'riflettere'. Quel che non si può però fare a meno di annotare è la differenza di interventi relativi, per esempio, al progetto di realizzare un parco eolico al largo della costa molisana, tra Petacciato e Termoli. In quella occasione fu di rapida e compatta formazione il fronte 'anti', anche da Vasto e da San Salvo, con tanto di discussioni e pronunce ufficiali in Consigli comunali. Sul petrolio, invece, dobbiamo registrare ancora il silenzio... ''Eolo no, oil sì'', verrebbe da 'malignare'....