Civili abitazioni a pochi metri dal mare, in una delle calette più suggestive della costa vastese, località Canale. Non si tratta dell'ennesimo abuso ma di costruzioni in possesso di tutte le necessarie autorizzazioni, i cui progetti sono stati regolarmente approvati in deroga al Prg e al Piano paesistico che sottopone a vincolo pressoché totale le zone A1 ed A2. Ma la realizzazione di nuove abitazioni sulla costa non è sfuggita a tanti cittadini che, ora, si interrogano su come sia stato possibile autorizzare costruzioni in quella zona.
«Questa situazione - spiega Michele Celenza dell'associazione ''Porta Nuova'' - si è venutasi a creare in seguito all'approvazione, in Consiglio comunale, sul finire degli anni '90, delle osservazioni all'attuale Prg e all'apertura dell'iter, conclusosi con l'approvazione da parte della Regione, che prevede deroghe al Piano Paesistico con la trasformazione della destinazione urbanistica. Così, aree sottoposte a vincolo sono state trasformate in aree edificabili». «Per quanto già autorizzato e realizzato - prosegue Celenza - nessuno può fare nulla ma per il futuro bisogna correre ai ripari. L'istituzione del Parco della Costa Teatina potrebbe essere la soluzione perché imporrebbe precisi vincoli ed impedirebbe ulteriori danni alla nostra costa. Ora, purtroppo - conclude Celenza - siamo arrivati al punto di dover salvare quello che è rimasto». Preoccupato anche il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte: «Come pubblico amministratore - dice - sono esterrefatto di quanto è accaduto e mi sorprende il silenzio assordante di quanti, in altre circostanze, hanno gridato allo scandalo dinanzi a simili situazioni. Si tratta dell'ennesimo ''scempio autorizzato'' che priva la gran parte dei vastesi di uno degli angoli più belli della costa».