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AREE DI RISULTA, LAPENNA: ''LE FERROVIE COLLABORINO, O CI RIVOLGEREMO AL GOVERNO''

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''Le Ferrovie devono darci una risposta. Così si pregiudicano tutti i progetti sulle aree di risulta, parcheggi compresi''. Luciano Lapenna, sindaco di Vasto, parla di ''Consigli comunali straordinari'', ma anche di ''coinvolgere la Regione e, se necessario, il Governo nazionale''. I sindaci della Costa Teatina, su cui dovrà sorgere il futuro parco nazionale, preannunciano battaglia: il fulcro della fascia protetta, cioè la striscia di terreno occupata dai binari della linea adriatica fino al 2005, rimane abbandonato e la trattativa con le Ferrovie dello Stato per la cessione in comodato (un contratto con cui i Comuni ricevono l'ex tracciato ferroviario gratuitamente, con l'obbligo di restituirlo alla scadenza del periodo prefissato) sembra un miraggio. Le amministrazioni comunali vogliono le aree di risulta per almeno 4 anni, tempo che ritengono indispensabile per riqualificarle. Le Ferrovie le vogliono concedere al massimo fino ad ottobre. Per questo, sono lasciate al loro destino, infestate dalle erbacce e piene di rifiuti. I primi cittadini della Costa Teatina, che minacciano di firmare ordinanze per intimare alle Ferrovie di fare pulizia, si riuniranno martedì in municipio, a Vasto, per ''decidere una posizione unitaria - spiega Lapenna - al fine di sbloccare questa situazione. La nostra città comprende, nel suo territorio comunale, 16 chilometri di aree di risulta, per un totale di 650 mila metri quadri con edifici e gallerie. Eppure, ci troviamo nell'impossibilità di decidere, perché il comodato che ci è stato proposto avrebbe una durata troppo breve per realizzare dei progetti. La nostra controproposta non ha ottenuto, fino ad oggi, nessuna risposta. Così si rischiano di pregiudicare proprio quei progetti'', compreso il mega-parcheggio da 500 posti auto alla ex stazione di piazza Fiume, a Vasto Marina.
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