Aspetta quattro mesi il rimborso per le spese del viaggio ufficiale in Australia, ma poi, di fronte all'ennesimo rinvio, decide di rinunciare e di destinare quei 600 euro all'arredo urbano di via Adriatica. Protagonista di una storia che denota la lentezza della macchina burocratica del Comune di Vasto è Giuseppe Napolitano, consigliere comunale del Partito Democratico: a gennaio, faceva parte alla visita ufficiale a Perth, città gemellata con Vasto, della delegazione composta da amministratori e devoti al seguito della reliquia della ''Sacra Spina''. Nell'occasione, sulle sponde del ''Vasto Lake'', fu inaugurato anche il Monumento all'Emigrante Abruzzese, che ricorda molto quello di via Crispi, a Vasto. ''Umiliante''. E' così che Napolitano definisce l'attesa del rimborso di 600 euro. Per questo, tre giorni fa, è andato all'Ufficio Protocollo del municipio e ha fatto verbalizzare la rinuncia ai soldi che gli spettano. ''Dal viaggio a Perth in occasione del pellegrinaggio della Sacra Spina - confida - sono passati quasi quattro mesi, ma del rimborso non ho visto un centesimo. Chiedi a questo, vai dal collega, mi rassicuravano i dirigenti, benché per quel viaggio ufficiale il consiglio comunale, all'unanimità , avesse stanziato sul finire dello scorso anno la cifra di 5.000 euro, oltre al contributo per il monumento fatto erigere nel Vasto Lake di Perth. Ora mi chiedo - prosegue Napolitano - se è corretta una condotta del genere: ritengo di avere gli stessi diritti di coloro per i quali il viaggio è stato pagato in anticipo. La prossima volta - conclude Napolitano - il viaggio me lo pagherò personalmente fin dall'inizio, senza rimetterci la faccia''. Anche il presidente del Consiglio comunale, Peppino Forte, ha rinunciato, destinando i soldi ai lavori di via Adriatica. Ma nella stessa condizione di Napolitano si troverebbero altri tre consiglieri in questo caso vittime della burocrazia del Comune.
Nella foto Giuseppe Napolitano, a destra, in una cerimonia ufficiale a Perth