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Nuovo primario di Geriatria, nel 'mirino' le scelte di Schael

redazione
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La nomina di Maria De Laurentiis a nuovo primario dell'Unità di Geriatria dell'Ospedale ‘San Pio’ di Vasto al centro del dibattito e delle polemiche.

Pubblichiamo gli interventi in merito di Giuseppe Tagliente, in rappresentanza del Comitato per la Difesa dell'Ospedale, di Silvio Paolucci, consigliere regionale del Partito Democratico, del sindaco Francesco Menna e di Pietro Smargiassi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.

Tagliente - “Uno schifo!!!  Un ulteriore sfregio alle professionalità dell'ospedale di Vasto. Pochi giorni fa era capitato a Levantesi, adesso alla Sacchet, nonostante fossero risultati primi alle prove concorsuali (addirittura la Sacchet ha preso venti punti di più rispetto alla dottoressa scelta dal direttore generale) Si tratta evidentemente di scelte orientate dalla politica, incuranti delle capacità professionali e dell'interesse pubblico. J'accuse questo modo di gestire la sanità e la politica regionale”.

Paolucci - "La Asl 2 indice un concorso per individuare il direttore di una struttura estremamente delicata, quella della Geriatria del San Pio di Vasto con un incarico quinquennale, la rosa finale è composta da tre persone, ma anziché scegliere il candidato che ha il punteggio più alto, il direttore generale sceglie il terzo classificato: è accaduto di nuovo, succederà ancora, finché questo manager farà politica anziché amministrare la difficile situazione della sua Asl e la Regione glielo consentirà. Con un immediato accesso agli atti chiederemo il perché di questa scelta e i criteri che l’hanno determinata, pur in contrasto con quanto deciso dalla Commissione giudicatrice, per avere trasparenza sull’ennesimo provvedimento imbarazzante firmato da Schael. 

Dalla selezione resta incredibilmente esclusa la dottoressa Claudia Sacchet, che per anni è stata il cuore della struttura, alla quale va piena solidarietà e che grazie a titoli e storia ha infatti avuto il punteggio più alto: la sua esperienza e la sua professionalità hanno convinto la commissione giudicatrice ma non il direttore generale, che ha invece rovesciato i risultati e dato l’incarico alla candidata con il punteggio più basso. Quali meriti o strategie hanno causato questo disallineamento fra commissione esaminatrice e direzione generale? Sarebbe interessante capire perché al posto di occuparsi dei grandi problemi che ha la sua Asl e che la sua gestione ha generato in due anni, questo direttore generale sia più concentrato a provocare scontento, dissapori e divisioni e se questa linea rispecchia anche la Regione. Per questo ho chiesto l’accesso agli atti e anche tutti gli atti endoprocedimentali, con particolare riferimento alle valutazioni concorsuali e i provvedimenti inerenti i procedimenti richiamati, nonché le valutazioni tecniche della commissione di valutazione e i provvedimenti adottati dal direttore. Il tutto per capire se le argomentazioni che hanno portato a tale epilogo siano coerenti con quanto richiesto dal bando pubblicato, o, piuttosto, non siano incredibilmente sopraggiunte dopo, com’è accaduto più volte. Ci chiediamo perché, lo chiediamo alla Asl e alla Regione, con la speranza che si rendano conto che questa visione ha portato a un declino progressivo delle strutture e alla perdita di prestazioni. Danni che in una gestione normale si tradurrebbero nelle dimissioni di chi li ha generati: il count-down per la conclusione di questo disastroso mandato di Schael è cominciato, come per la politica che lo ha così fortemente voluto”.

Menna - Con la nomina della dott.ssa Maria De Laurentiis, a Direttore dell'Unità operativa complessa di Geriatria dell'Ospedale San Pio di Vasto, arriva l'ennesimo schiaffo ai medici del nosocomio vastese. Ancora una volta le logiche partitiche hanno prevalso sull'esito della graduatoria del concorso pubblico, che ha visto la dott.ssa Claudia Sacchet eccellere di gran lunga sulla terza con un distacco di ben 16 punti. Ciò è inaccettabile ed incomprensibile. 
 
Esprimo massima solidarietà alla dott.ssa Sacchet. A lei va tutto il mio affetto e la mia vicinanza per la grave scorrettezza e per totale mancanza di rispetto ricevuta. Spiace constatare come ancora una volta, dopo quello accaduto settimane fa al Dott. Levantesi, il centrodestra abbia praticamente stralciato il concorso facendo nominare la terza in graduatoria. Il San Pio di Vasto e le sue eccellenze sono state ancora una volta mortificate da parte di una Regione a guida centrodestra, che oltre ad essere inconcludente sul piano operativo, continua con la logica della spartizione delle poltrone. Questo modo di fare politica è aberrante. Mi chiedo solo dove siano gli esponenti regionali eletti nel Vastese, che tanto "rumore" hanno fatto quando erano all'opposizione, e che oggi invece sono sempre più lontani dalla salvaguardia delle nostre professionalità.
Condivido appieno la richiesta di accesso agli atti presentata dal Consigliere regionale e capogruppo del Pd Silvio Paolucci.
 
Smargiassi - “Ancora una volta nella Asl 2 va in scena il teatro dell'assurdo. Se il direttore Schael ha intenzione di continuare a fare politica sulla pelle dei professionisti del San Pio di Vasto si sbaglia di grosso. Il caso sarà posto sotto la lente d'ingrandimento della Commissione Vigilanza di Regione Abruzzo.

“Assistiamo oggi a una scelta che ha probabilmente una matrice più politica che altro. Del resto la stessa cosa si è verificata sulla scelta del direttore di Cardiologia, dove il secondo è passato avanti al primo per requisiti non specificati nel bando. Ora basta! I professionisti del San Pio non possono essere scavalcati ogni volta sulla base di scelte arbitrarie che mortificano decenni di sacrifici per portare avanti il servizio nell'ospedale nonostante le numerose mancanze della direzione sanitaria. Questa storia deve finire. Ogni criterio di scelta necessario all'ottenimento dell'incarico deve essere inserito nel bando fin dal principio e non aggiunti in corso d'opera. Non possiamo trovarci di fronte a uno svilimento del principio di correttezza e di merito a cui la sanità pubblica dovrebbe sempre puntare.

Altrimenti come si può ancora chiedere ai nostri figli di studiare perché venga loro riconosciuto il merito, se poi a chiusura di un bando vince il secondo se non addirittura il terzo? Come si può chiedere sacrifici al personale medico se poi lo si umilia scavalcandolo con nomine che è necessario "giustificare"?

Sono domande che meritano risposta anche perché, se pur nella sfera della legalità, c'è un principio di merito, correttezza e trasparenza che deve essere assolutamente tenuto in considerazione.

Porterò il caso in Commissione di Vigilanza, lì il direttore Schael dovrà spiegare chiaramente quali sono le motivazioni della sua scelta e perché va così in disaccordo con quella della Commissione esaminatrice che ha riconosciuto, al contrario, alla dottoressa Claudia Sacchet il punteggio più alto. A lei va tutta la mia solidarietà per quanto accaduto. Purtroppo ancora una volta, dopo il caso del dott. Levantesi, Vasto vede umiliati i suoi professionisti. Per noi è inaccettabile. Questo modo di fare lo rigettiamo al mittente e ancora una volta chiediamo che il dg venga allontanato”.

 

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