Questa notte il capoluogo abruzzese si è stretto nel ricordo del sisma 2009 e delle sue vittime.
L'Aquila rimarca il tredicesimo anniversario del terremoto, che ha devastato il territorio cittadino e quello di altri 56 comuni limitrofi, causando la perdita di 309 vite umane.
Dopo 2 anni, è tornata la fiaccolata in omaggio, sospesa nel 2020 e nel 2021 a causa delle restrizioni Covid.
Alle 21 nell’area antistante il Tribunale, in via XX Settembre, si sono radunati i cittadini, il Comitato familiari delle vittime e le autorità con le torce in mano. Dopo un percorso di 800 metri, la sosta davanti all'ex Casa dello Studente, dove hanno perso la vita 8 universitari. A seguire l’arrivo al Parco della Memoria, a piazzale Paoli, inaugurato lo scorso anno alla presenza del premier Mario Draghi. Proprio al Parco il “braciere della memoria”, omaggiato dalla presenza di un alpino, un agente di polizia, un carabiniere, un finanziere e un agente di polizia municipale, è stato acceso da un’atleta della Nazionale ciclisti Ucraina, Valeriia Kononenko, insieme a un Vigile del Fuoco. È seguita la lettura dei 309 nomi delle persone scomparse nella notte tra il 5 e il 6 aprile.
Nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in Piazza Duomo, il cardinale Giuseppe Petrocchi, l’arcivescovo metropolita della città dell’Aquila, ha celebrato la Santa Messa in Suffragio delle vittime del sisma, alla quale è seguita una veglia di preghiera.
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha pronunciato una breve allocuzione per rappresentare il sentimento della popolazione colpita dal drammatico evento del 2009.
In Piazza Duomo trasmesse le immagini sul maxischermo allestito per consentire ai cittadini di assistere alla fiaccolata e alla celebrazione della Santa Messa, mentre un fascio di luce azzurra, simbolo di speranza, è stato proiettato verso il cielo e illumina la piazza.
Alle 3:32 i 309 rintocchi dal campanile della chiesa in memoria di chi ha perso la vita in quel tragico evento.
Per tutta la giornata del 6 aprile è stato proclamato il lutto cittadino con l’esposizione a mezz’asta e listate a lutto delle bandiere sugli edifici pubblici e, nei giorni scorsi, il Comune dell’Aquila e il Comitato Familiari delle Vittime hanno lanciato un appello ad Anci nazionale e ad Anci Abruzzo affinché i sindaci e gli italiani, nella notte tra il 5 e il 6 aprile, accendano nei loro Comuni e alle loro finestre, una luce di speranza, una candela o il cellulare, partecipando così idealmente all’anniversario e ricordando anche le vittime del Covid e di tutte le guerre.
Questa mattina, 6 aprile, alle 10:30, momento di raccoglimento davanti la Casa dello Studente e, a partire dalle 11, al Parco della Memoria si svolgerà un “open mic” di riflessione promosso dal Comitato dei Familiari. Al termine sarà piantumato un albero, simbolo di vita e di speranza.
Dal sito Città dell'Aquila