Trova finalmente concretizzazione la questione dei cosiddetti PUC (Progetti Utili alla Collettività) che interessano a Vasto i percettori del Reddito di Cittadinanza.
“Sette progetti che abbracciano diversi ambiti della nostra vita collettiva e che puntano a rafforzare il senso di corresponsabilizzazione dell’intera comunità”: così il sindaco Francesco Menna commenta così la recente approvazione di sette progetti con cui la Giunta Comunale, nella seduta del 25 gennaio scorso, ha avviato la “fase due” del Reddito di Cittadinanza, uno strumento di contrasto alla povertà che stabilisce, per i beneficiari - nell’ambito dei Patti per il lavoro e per l’inclusione sociale - lo svolgimento di progettualità in diversi ambiti, per un numero di ore compatibili con le altre attività dell’interessato e comunque non inferiori a 8 ore settimanali. La mancata partecipazione a tali progetti da parte di uno dei componenti maggiorenni del nucleo familiare comporta la decadenza del beneficio.
“I progetti strutturati dal Comune - sottolinea l’assessore al Welfare e all’Inclusione Sociale, Nicola Della Gatta - impiegheranno fino a 54 percettori del reddito e puntano alla piena integrazione degli stessi in diverse realtà pubbliche e presso i luoghi identitari della nostra città".
Nello specifico: tre progetti riguardano l’ambito culturale (da svolgersi presso il Polo Bibliotecario “Raffaele Mattioli”, l’Archivio Comunale di Casa Rossetti e Palazzo d’Avalos); i progetti “Il Verde in Comune” e “Manuteniamo gli spazi pubblici” si incentrano, invece, sulla tutela dei beni comuni anche in funzione ambientale; finalità sociale, poi, per il PUC. “Il golfo dei turismi” attivo nella prossima stagione estiva; infine il progetto “La cura siamo noi” che impiegherà 20
unità presso il centro vaccinale comunale e che vede il Comune di Vasto tra i primi d’Italia nel saldare il mondo del volontariato, vero fondamento e motore del presidio sanitario cittadino, con quanti beneficiano del reddito di cittadinanza”.
“Oltre a un obbligo - chiarisce il senso della norma il primo cittadino - i PUC rappresentano un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività: per i beneficiari, perché i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti al Centro per l’Impiego o ai Servizi Sociali comunali; ma soprattutto per la collettività, perché i progetti attivati sono stati costruiti a partire dai bisogni e dalle esigenze della nostra comunità cittadina, a supporto delle attività ordinariamente svolte dal Comune”.
“In Consiglio Comunale, nel dicembre scorso, rispondendo all’interrogazione della consigliera Dina Carinci, avevo dato atto di un impegno che abbiamo posto tra le priorità dell’azione amministrativa e che oggi vede una svolta grazie al lavoro di tante professionalità del servizio sociale comunale - prosegue Della Gatta -. Questa priorità si fonda su una precisa consapevolezza: sul fronte del contrasto alla povertà oggi più che mai, anche considerando l’emergenza pandemica che ancora attanaglia il nostro Paese, un sostegno alle persone in stato di povertà è un bene prezioso che va mantenuto e sempre più migliorato avendo a cuore soprattutto le condizioni dei più fragili. L’attuazione piena e complessiva di una norma così permeata sull’esigenza di trovare risposte efficaci a contesti sempre più estesi di povertà è un dovere morale a cui non possiamo, né dobbiamo, sottrarci. Il nostro obiettivo, che perseguiremo pervicacemente nei prossimi mesi, è quello che nessuno resti indietro”.