Edmondo Laudazi, consigliere comunale nei passati cinque anni amministrativi del movimento Il Nuovo Faro, interviene con un'articolata nota sulla questione Variante alla Statale 16 a Vasto tornata negli ultimi giorni al centro dell'attenzione e del dibattito.
"Sulla circonvallazione di Vasto - scrive Laudazi - sono stati promossi convegni e riunioni ed è stata deliberata, più volte in Consiglio Comunale, la assoluta necessità di arretrare l’attuale tracciato della SS 16 e di scavalcare la città, collegando le zone adiacenti ai Caselli autostradali Vasto Nord e Vasto Sud con una bretella realizzata lungo il Sinello, per passare sotto Sant’Antonio Abate e ridiscendere verso la località Selvotta, per servire l’area del nuovo Ospedale e la stazione FF.SS e per oltrepassare la Zona industriale di San Salvo, verso il Trigno ed il Molise.
E’ stato addirittura fornito il relativo progetto, a suo tempo predisposto dalla Provincia di Chieti, consegnandolo all’Anas e spiegandolo metro per metro alla sua Direzione progetti. Sembrava tutto a posto, ma non è stato così senza che ne sia stato spiegato il perché. Di fatto si è ripiombati nel buio e nel silenzio assoluto, anche sulle attività tecniche che sono attualmente in corso.
La verità è che, ad oggi, sembrerebbero essersi rafforzate solo le originarie convinzioni di Anas, che ritiene ancora di poter restare sull’esistente tracciato della Statale 16, per la maggior parte dei circa 19 chilometri del suo tracciato sul nostro territorio e che si appresta a mollare - con la scusa della possibile perdita dei finanziamenti disponibili -, la “polpetta avvelenata” di trasformare la Variante di Vasto nella Minivariante di Vasto Marina.
Tra la prima impattante proposta di variante in Viadotto e la seconda irrealizzabile proposta di variante in Galleria, è stata partorita, infatti, la terza proposta intermedia di variante - mezza in viadotto e mezza in galleria -, per aggirare solo l’abitato marino. Una pazzia progettuale, di cui è stato confermato il tracciato che noi, però, in bozza, avevamo diffuso oltre un anno fa e che risulta estremamente penalizzante per economia, turismo ed ambiente e per la credibilità amministrativa. Non va bene. Questo è quanto.
Ora non sappiamo ancora se di questa pratica intricata si abbia la intenzione di realizzare solo il tratto verso San Salvo, rinviando la soluzione dei problemi che interessano il tratto di Vasto.
Di certo si ravvisa la necessità di fare chiarezza, chiamando tutti gli interessati (Anas, Comune, Provincia e Ferrovie) per definire tutte le questioni viarie trattate, mettendo le cose a posto e spiegando bene ,cosa e come si deve fare , per costruire un migliore futuro. Crediamo, inoltre, che sia giunto il momento di interessare la Commissione Ministeriale Trasporti per capire come mai Anas insista, cocciutamente, su un tracciato che contrasta con le esigenze della collettività vastese".