Dal prossimo primo ottobre la Asl Lanciano-Vasto trasformerà il contratto di 44 lavoratori part-time, che passeranno a tempo indeterminato. Si tratta di una decisione attesa con trepidazione da 29 ausiliari, 3 commessi, 1 centralinista, 4 coadiutori e 7 operatori Edp che erano stati assunti diversi anni fa con contratto di lavoro a tempo parziale, e che ripetutamente avevano sollecitato l'aumento di orario. ''Si tratta di una decisione scaturita al termine di un'analisi attenta - chiarisce il manager dell'azienda sanitaria Michele Caporossi - che si è resa necessaria in virtù del notevole impegno economico che comporta. Quella della stabilizzazione, infatti, rappresenta una scelta onerosa per l'azienda, perché pur comprendendo le aspettative e le necessità dei lavoratori ci siamo trovati nella condizione di dover incastrare la manovra in un contesto finanziario che lascia poco margine agli investimenti sul fronte delle risorse umane, vista la ben nota situazione debitoria ereditata dal passato. Comunque l'ampliamento del contratto di lavoro è frutto di una scelta che, nell'ambito di una compiuta programmazione, mira a coniugare le esigenze dei dipendenti con la riorganizzazione del lavoro e il potenziamento di diverse attività. Facciamo un affare tutti, perché i lavoratori risolvono il loro problema di occupazione, e la Asl utilizzando personale già formato, può aumentare la produttività''. Ma sul fronte del personale ci sono anche altre novità. Nella busta paga di aprile 540 dipendenti Asl troveranno l'adeguamento dello stipendio derivante dall'applicazione delle fasce economiche, l'istituto contrattuale che da diritto agli scatti retributivi. La somma corrisposta a ciascun dipendente varia a seconda dell'inquadramento contrattuale, ma in media a ognuno sarà corrisposta una cifra di circa 2.000 euro, comprensiva anche degli arretrati a far data dal 2005.