Teatro in Sala a Sala Consilina ha avuto due ospiti davvero speciali. Direttamente dal red carpet della recente Festa del Cinema di Roma sono arrivati il regista del film “L’Arminuta”, Giuseppe Bonito, e la giovanissima attrice protagonista Sofia Fiore, definita da tutti l’enfant prodige.
Il film è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio e parla della storia di una ragazzina di 13 anni costretta a lasciare la famiglia in cui vive per ricongiungersi con la famiglia in cui è nata, passando da un mondo ricco e moderno alla realtà povera e rurale delle campagne abruzzesi. L’Arminuta, uscito nelle sale il 21 ottobre, ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico.
“Per me Sofia è stata un dono che è piombato anche per una serie di circostanze molto fortuite – esordisce il regista – C’è stata anche un po’ di casualità nel nostro incontro. Le sono molto grato perché gran parte della grazia, del mistero, della delicatezza e della forza che ha questo personaggio non è merito mio ma merito suo. Il mio incontro con lei è stato folgorante. Abbiamo incontrato più di 3mila ragazzine però con lei è stato folgorante perché ha un mondo enorme e ho avuto subito la sensazione che questo fosse quello che serviva al personaggio. Sofia è destinata ad una carriera importante da attrice”.
Per la giovane Sofia questa è la prima esperienza come attrice e parlando dei casting e del suo rapporto con Bonito sottolinea come il regista sia “riuscito a trovare una parte di me che nessuno conosceva e gliene sono grata perché ho scoperto un talento solo grazie a lui. A me è sempre piaciuto il cinema e vedendo film e serie tv mi aveva sempre appassionato questo mondo. Ci ho provato ma non pensavo di essere scelta perché al casting, essendo aperto a tutti, c’erano ragazzine che studiavano già recitazione e teatro e non pensavo sarebbe andata così. Quando mi hanno preso è stato strano e pensavo a come la mia vita sarebbe cambiata”.