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DOLORE E MESTIZIA AI FUNERALI DELLA GIOVANE VASTESE MORTA IN OSPEDALE A PESCARA

a cura della redazione
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Le parole di don Mario Pagan, vicario episcopale per Vasto, hanno in qualche maniera cercato di lenire l'immenso dolore di familiari e amici di Anna Boselli, la giovane di 34 anni morta lunedì pomeriggio all'ospedale civile di Pescara a causa di una probabile infezione endouterina (come accertato dall'autopsia eseguita ieri nel nosocomio del capoluogo adriatico). Era stracolma, questo pomeriggio, la chiesa di San Giovanni Bosco dove celebrati i funerali della donna. Un silenzio irreale all'ingresso della bara nel sacro tempio e tante sono state le persone ad essersi strette al profondo scoramento, in particolare, del marito Angelo Bocchino e dei piccoli figli Antonio e Andrea. Dunque è stata probabilmente un'infezione endouterina alla base della morte della donna. Causa scatenante o una delle concause che, il giorno di Pasquetta, ha provocato il suo decesso assieme al nascituro che portava in grembo. A effettuare l'esame autoptico è stato l'anatomopatologo Christian D'Ovidio, su incarico del sostituto procuratore della Repubblica di Pescara, Giuseppe Bellelli, che indaga sull'episodio. Su delega del magistrato, i Carabinieri della Compagnia di Vasto avevano anche sentito alcuni medici del 'San Pio da Pietrelcina', dove la donna, sabato scorso, era stata visitata a causa di alcuni disturbi, rifiutando, almeno così sembra, per due volte il ricovero. Sentitasi male la sera della vigilia di Pasqua, Anna Boselli si era fatta accompagnare in ospedale a Pescara, dove si trova un funzionale reparto di Neonatologia, che negli auspici avrebbe dovuto far fronte ad un parto prematuro. Poi la morte sotto i ferri a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni, poco dopo il decesso del nascituro.
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