Riceviamo e pubblichiamo da Antonio Borromeo, presidente dell'associazione 'Papi Gump' di Vasto.
"La problematica delle separazioni e dei divorzi mi spingono a scendere in campo nella imminente tornata amministrativa per il rinnovo di Sindaco e Consiglio comunale.
Dopo anni di battaglie e di impegno, ho capito che la soluzione di tanti problemi che invadono la famiglia separata si annida proprio nelle Istituzioni, dove la politica del favore e dell’abuso viene gestita come un affare elettorale. La commistione tra politica e gestori dei servizi è diventata un cancro che sta distruggendo i valori della famiglia, il futuro di una generazione che già vive ai margini della società del diritto. La Legge ed il diritto sono diventati ostaggio di una sottocultura professionale di personaggi che fanno il bello e il cattivo tempo nelle decisioni, contro le regole e le garanzie poste a presidio dei diritti umani.
Ho viaggiato in lungo e in largo, per l’Italia e in Europa, per aprire le porte della Giustizia. Ho incontrato cultori e scienziati del diritto di famiglia. Ho ascoltato, armato di pazienza, tanti venditori di fumo, “succhia inchiostro” e faccendieri di turno. La risposta è stata sempre la stessa: ora vediamo cosa possiamo fare. Eppure le leggi ci sono. Basta applicarle o scendere nella regolamentazione dei rapporti, nella disciplina di una decisione emessa freddamente col solito
sistema del copia e incolla. Nessuno studia e legge più la famiglia, come se questa fosse un corpo estraneo alla società. Nessuno scava nelle ragioni del conflitto che si rivolta contro i figli, minori, la Legge, il diritto. E ci sciacquiamo la bocca con la frase “soprattutto i minori”. E invece sono i figli la ragione della famiglia e del suo valore, soprattutto quando due persone si separano. Si separano le persone, ma i doveri e i diritti restano appiccicati ad entrambi proprio per il vincolo di amore nei loro confronti. L’amore per i figli non si separa mai.
Non sono riuscito a farlo capire proprio a Vasto, dove qualcuno, più di qualcuno, ha fatto leva su oscure protezioni, per ritardare, omettere o rifiutare adempimenti che la Legge impone con forza. Qui intendo penetrare. Qui intendo impegnarmi con l’aiuto e la partecipazione di quanti cittadini hanno voglia di dare una svolta. Qui intendo mettere il mio presidio a salvaguardia delle garanzie di Legge nei confronti dei genitori separati e soprattutto a tutela dei diritti di tanti minori divenuti invisibili in una società che parla di miracoli e falsifica le apparenze.
Lavoriamo insieme per ripristinare dignità e giustizia in un mondo in cui le separazioni sono diventate un affare. Siamo tutti responsabili di fronte al futuro dei figli. Per queste ragioni, ho deciso di candidarmi al Consiglio comunale, alle elezioni amministrative del 3 e 4ottobre 2021, nella coalizione con Guido Giangiacomo Sindaco, del quale ho conosciuto la prontezza, la caparbietà, l’ascolto".