Uscire dalla vasca della piscina comunale e rimanere letteralmente in mutande. Anzi in costume da bagno. Succede a Vasto, per via di una raffica di furti di vestiti firmati. E la cosa va avanti da un paio d'anni. E' un grido d'allarme, quello lanciato dagli operatori della struttura, che ora si sono rivolti ai carabinieri perché smascherino i ladri che hanno lasciato più di qualcuno senza pantaloni. Nei giorni scorsi è toccato ad un'istruttrice di nuoto non sapere che fine avesse fatto la sua giacca da oltre 500 euro. Appena arrivata in piscina, l'allenatrice l'aveva appoggiata negli spogliatoi ed era entrata in vasca per lavorare. Al termine dell'allenamento, la brutta sorpresa: il capo d'abbigliamento era sparito dall'attaccapanni. Del fatto, solo l'ultimo in ordine di tempo, sono stati avvisati polizia e carabinieri. La denuncia formale è stata sporta presso la Compagnia di Vasto dei militari dell'Arma. Il maresciallo Antonio Castrignanò ha raccolto la testimonianza della vittima. Cose del genere si sono spesso verificate negli ultimi due anni alla piscina comunale. In alcuni periodi anche con cadenza settimanale. L'obiettivo è sempre lo stesso: abiti costosi. La scorsa settimana, dopo l'ennesimo ''gioco di prestigio'', è scattata la denuncia nei confronti di ignoti. L'indagine è già partita. Due le cose che gli investigatori vogliono scoprire: innanzitutto se la ''mano lesta'' sia riconducibile a qualcuno che fa parte del personale dello stadio del nuoto, o se si tratti di ladri che riescono ad entrare ed uscire indisturbati; ma i carabinieri proveranno anche a ricostruire l'eventuale giro d'affari che potrebbe celarsi dietro i singoli furti. Non è escluso che in città si svolga un mercato del riciclaggio di vestiti di marca rubati. E chissà con quale destinazione finale.