Le gallerie sono state aperte e, dopo l’installazione delle reti anticalcinacci, sono in corso i lavori per l’illuminazione.
Procedono gli interventi per rendere fruibile la pista ciclabile della Via Verde. Il tratto lungo cinque chilometri che collega la vecchia stazione ferroviaria di piazza Fiume al litorale di Vignola è finalmente percorribile, ma continuano ad esserci delle interruzioni che spezzettano la ciclovia e che riguardano la zona di Punta Penna (con la variante di via Osca), Casalbordino e Lago Dragoni a Torino di Sangro.
“Le gallerie sono state messe in sicurezza con una rete che può sostenere un peso fino a 250 chili metro quadro”, spiega Vincenzo Sputore, consigliere provinciale per la Via Verde, “nel frattempo sono in corso di realizzazione gli interventi per l’illuminazione dei tunnel. Per quanto concerne la variante aspettiamo il via libera di Ferrovie dello Stato. Nell’attesa si percorreranno quei tratti in promiscuo. Per quanto riguarda Lago Dragoni a Torino di Sangro c’è l’impegno da parte della impresa di chiudere l’opera al più presto possibile per dare fruibilità a tutti i 42 chilometri della pista”, conclude il delegato.
Particolarmente soddisfatto per l’apertura delle gallerie è il sindaco Francesco Menna. Lungo il tratto vastese ce ne sono tre: Vignola, San Nicola e Casarza.
“Dopo la messa in sicurezza e l’installazione delle reti anticalcinacci è in corso di realizzazione l’illuminazione nelle gallerie ed è stato già completato oltre un chilometro di resinatura nel tratto dell’ex stazione di piazza Fiume”, riassume il primo cittadino, “anni di battaglie per le Riserve di Vasto, le piste ciclabili e la Via Verde come comunità di centrosinistra ci consentono oggi di raccogliere frutti importanti”.
Ma non mancano le critiche, come quelle rivolte dall’avvocato Angela Pennetta, candidata sindaco del Movimento civico L’Arcobaleno, che stigmatizza i ritardi. “Continuiamo a considerare la Via Verde un’infrastruttura utile e necessaria per consentire agli appassionati di sport all’aria aperta di andare in bicicletta in tutta sicurezza, allontanandoli dalla Statale, al contrario insidiosa e pericolosa”, sostiene Pennetta, “e allora quando si sceglie di partecipare ad un progetto ampio che ricomprende anche altri comuni, è dovere di un’amministrazione procedere al pari delle altre. Non è accettabile che la Provincia a guida Pd, e il Comune a guida Pd abbiano fatto scivolare Vasto in coda alla lista, mortificandola come la città meno efficiente, meno pronta e meno capace di realizzare un’opera nei tempi previsti. Già lo scorso autunno avevamo sollecitato l’amministrazione comunale e quella provinciale ad accelerare i lavori per consegnare in tempi ragionevoli l’opera ai cittadini. Ci risposero”, conclude Pennetta, “che le nostre erano affermazioni parziali e fantasiose, ma fantasiose a questo punto sono solo le loro inaugurazioni”.