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Daspo 'Willy' a un ventenne: è il primo caso a Vasto

Il provvedimento su istanza dei Carabinieri: il giovane, responsabile di atti violenti, non potrà entrare per due anni in locali di intrattenimento

redazione
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Primo caso di Daspo urbano, il cosiddetto Daspo 'Willy', a Vasto.

La sera di sabato 19 giugno i Carabinieri di Vasto hanno notificato il provvedimento ad un ventenne di Vasto, già noto alle forze dell’ordine, che nei giorni scorsi si è reso responsabile di atteggiamenti violenti che hanno, in qualche occasione, innescato tafferugli e risse lungo la riviera.

Il provvedimento limitativo della libertà personale è stato emesso dal Questore della Provincia di Chieti Annino Gargano su istanza dei Carabinieri di Vasto che hanno istruito la richiesta corredandola dei pregiudizi penali e di polizia di cui il ragazzo risulta gravato. Il Questore ha applicato il divieto di accesso ai locali di intrattenimento e ai pubblici esercizi di Vasto Marina per un periodo di 2 anni.

Il Daspo urbano, noto alle cronache come Daspo Willy, è un provvedimento introdotto con il Decreto Sicurezza del 2020 (D.L. 21 ottobre 2020 n. 130) a seguito della morte del giovane Willy Duarte Monteiro, ucciso a seguito di pestaggio la notte tra il 5 ed il 6 settembre 2020 a Colleferro, in provincia di Roma. È applicabile anche ai minori degli anni 18 e nasce dall’esigenza di arginare la movida violenta ed episodi di aggressioni, risse e violenze nei locali pubblici e nelle loro immediate vicinanze. La violazione comporta responsabilità penali ed è punita con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8 mila a 20 mila euro.

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