Spuntano le ragnatele all'imbocco delle gallerie sul tratto vastese della pista della Via Verde.
Questione ancora irrisolta quella della messa in sicurezza delle gallerie sul tratto della ciclopedonale Ortona-Vasto. Per la Provincia di Chieti, titolare dell'opera pubblica, va sottoscritta la perizia di variante da parte della ditta esecutrice dei lavori. Il presidente Mario Pupillo è tornato ad evidenziare questo negli ultimi giorni, con la questione tornata al centro dell'attenzione alla luce dei ritardi che stanno accompagnando la formazione di un ambizioso progetto che, sulla carta, può dare lustro e vitalità al territorio costiero sul quale insiste l'ex tracciato ferroviario.
Per Pupillo i lavori devono continuare e subire una decisa accelerazione, per rispettare il termine della fine messa nero su bianco il 30 giugno.
Proprio la questione gallerie è tra le più spinose per il completamento dell'opera. "La ditta ha rappresentato alcune perplessità riguardo alla staticità dei manufatti - ha detto il presidente della Provincia in un'intervista al quotidiano Il Centro - i nostri tecnici, invece, hanno detto che le gallerie possono essere aperte e possono iniziare le lavorazioni. Del resto, in fase progettuale, la stessa impresa avrebbe potuto mettere in luce questo aspetto e non l’ha fatto. Come Provincia abbiamo fatto fare analisi e valutazioni al professore Nicola Sciarra, ordinario di Geologia all’Università d’Annunzio, che solo in due casi, nelle gallerie Acquabella e Casarza, ha consigliato di realizzare una controcalotta, ovvero una struttura in metallo che serve sia contro le infiltrazioni sia per dare maggiore di sicurezza dove si possono verificare piccoli distacchi. Fare una valutazione sull’indice di staticità , come chiedono adesso, è un’operazione complessa ed estremamente complicata e, secondo i nostri tecnici, non necessaria".
Il tempo, intanto, scorre e le ragnatele di cui accennavamo all'inizio danno conto del lassismo e dell'inerzia che si registrano da mesi e difficilmente la scadenza del 30 giugno potrà essere rispettata.
Qualche giorno fa, dopo che anche Striscia la Notizia si è occupata della pista e dei suoi ritardi, erano stati i rappresentanti di nove associazioni ciclo-amatoriali del territorio, ovvero Antonio Spadaccini (Ciclo Club Vasto), Nicola Iasci (Vastese Inn Bike), Rocco Menna (Asd Velo Club Ortona), Rocchino Rucci (Asd Ciclistica Valle Trigno), Marco Marra (Fiab Vasto città Attiva), Tonino Maggitti (Velo Club San Salvo), Pasquale Melito (Team Audax Vasto), Maurizio Giuseppetti (Asd Abruzzo In Bike) e Fabio Mascio (Vasto Ciclabile) a riaccendere i riflettori sull'opera chiedendo chiarimenti sul cantiere perennemente aperto e sulla realizzazione incompiuta, volendo conoscere “entro quale data le gallerie saranno rese agibili e utilmente transitabili, che cosa si ritiene di fare all’altezza di Casalbordino Marina e Porto di Vasto, località ove non appare la minima traccia di cantieri aperti. E infine la data certa entro la quale l’ente gestore ritiene di poter interamente completare a regola d’arte e senza ulteriori interruzioni, l’importante infrastruttura cicloturistica e riconsegnarla, compiuta e sicura, alla disponibilità di ciclisti e pedoni".