Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Con la circolare dell’Iss del 13 marzo misure più severe a scuola in caso di alunni o docenti positivi

Cambiano i criteri per la quarantena delle classi e per la valutazione dello stop per l’istituto

Redazione
Condividi su:

La presenza delle varianti ha convinto gli scienziati a prendere dei provvedimenti ancora più rigorosi a Scuola. L’Istituto superiore di sanità e le aziende territoriali sanitarie stanno inviando indicazioni ai dirigenti scolastici per attuare misure più severe che valgono anche per i vaccinati.

Con la circolare dell'Iss del 13 marzo 2021 si precisa, per quanto riguarda il tema del distanziamento, che “non vi sono evidenze scientifiche che dimostrino la necessità di un incremento della distanza di sicurezza a seguito della comparsa delle nuove varianti virali; tuttavia, si ritiene che un metro rimanga la distanza minima da adottare e che sarebbe opportuno aumentare il distanziamento fisico fino a due metri”. Un’indicazione necessaria soprattutto quando viene tolta la mascherina nella ricreazione. Si sottolinea che nessun insegnante deve pensare di poter togliere la mascherina solo perché è stato vaccinato.

In caso di un alunno positivo la quarantena scatta per tutti i compagni di classe che hanno frequentato la scuola nei giorni precedenti all’insorgenza dei sintomi e non più 48 ore prima. Lo stesso vale per gli insegnanti che sono contagiati. Ad oggi in caso di positività di un docente la classe non andava in quarantena perché non considerato contatto stretto, mentre adesso sono considerati contatti stretti gli studenti delle classi in cui il docente ha svolto lezione nelle 48 ore antecedenti l’insorgenza dei sintomi o, se asintomatico, nelle 48 ore precedenti il tampone. Una questione complessa nel caso l’insegnante fa lezione in più classi di un istituto. Inoltre nei plessi scolastici dove il 30% delle classi è coinvolta da almeno un caso di Covid (anche se non variante), oltre all’attivazione delle procedure di quarantena sopra descritte, l’Azienda sanitaria valuta in base alle caratteristiche del cluster (numero di classi e soggetti coinvolti, presenza di varianti, ecc.) la sospensione delle attività in presenza per l’intero plesso scolastico, la quarantena di tutti i soggetti che frequentano la scuola (ossia di tutti i bambini studenti, compresi quelli delle classi non interessate da casi) e l’effettuazione di uno screening completo mediante tampone dell’intero plesso.

Infine per il tema della quarantena, mentre attualmente le indicazioni scientifiche prevedono l’effettuazione di un test molecolare dopo almeno tre giorni di assenza di sintomatologia e se il test ha esito negativo il pediatra o il medico di medicina generale rilasciano l’attestazione di avvenuta guarigione con il nulla osta a rientrare a scuola, ora invece al fine di limitare la diffusione di nuove varianti virali, per i contatti di caso Covid-19 sospetto o confermato con infezione sostenuti da variante, la quarantena non può essere interrotta al decimo giorno e deve essere effettuato un test molecolare al quattordicesimo giorno di quarantena.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook