Settimana decisiva, questa, per la definizione delle strategie elettorali dei vari partiti in vista del voto nazionale del 13 e 14 aprile e, soprattutto, per l'individuazione di eventuali candidature locali da inserire nelle liste 'bloccate' delle varie forze in campo che, come noto, non sono poche. Tutt'altro. I riflettori, intanto, sono accesi in modo particolare sui due partiti più ''vasti'' dello schieramento, il Partito democratico da una parte e il Popolo delle libertà dall'altro. E su entrambi i fronti uno dei pensieri maggiormenti ricorrenti è quello di dare la giusta visibilità al territorio, impedendo l'inserimento in lista di quei nomi 'paracadutati' e sganciati da una presenza effettiva e concreta in zona. Nomi ne circolano e non pochi: Federica Mariotti, Antonio Boschetti, Angelo Bucciarelli, Giuseppe Forte, Gabriele Marchese e Angelo Pollutri (Partito democratico), Eugenio Spadano, Giuseppe Tagliente, Nicola Carlesi e Mauro Febbo (Popolo delle libertà ). E se sulla sponda del centrodestra mancano ancora dichiarazioni e prese di posizioni ufficiali dei leader territoriali, su quello del centrosinistra, e del Pd in modo particolare, il 'seme' è stato invece già gettato. Basti pensare alla conferenza stampa dell'altro giorno nella quale ribadita la richiesta di rappresentanza di questo ampio territorio nelle liste elettorali in fase di compilazione. ''Non è questa una battaglia contro qualcuno - ha detto tra l'altro Angelo Bucciarelli, segretario cittadino del Pd - ma per rivendicare alla zona del Sangro ed a quella del Vastese la presenza di propri rappresentanti capaci di portare in Parlamento le esigenze e le richieste di queste popolazioni''. Oltre a Bucciarelli hanno preso la parola i consiglieri regionali Maria Rosaria La Morgia ed Antonio Boschetti, i sindaci di Vasto, Luciano Lapenna, San Salvo, Gabriele Marchese, e Cupello, Angelo Pollutri. ''Da troppo tempo - è stato detto all'unisono - il territorio non ha propri rappresentanti a Roma. Riteniamo che sia giunto il momento di tener conto di questa esigenza dando voce al basso Abruzzo che pur viene indicato come una delle aree più produttive dell'intero territorio regionale''.