Sfruttare minorenni, spesso inconsapevoli, per poter concludere alla meglio le proprie 'malefatte'. Tra i particolari emersi dall'ultima operazione antidroga portata a compimento dagli agenti del Commissariato di Polizia di Vasto c'è quella dell'utilizzazione di minori come 'consegnatari' della sostanza stupefacente da consegnare ai diversi tossicodipendenti che ne facevano richiesta. Un 'modus operandi' ormai collaudato quello per lungo tempo coordinato dai tre rom finiti in carcere sabato mattina, Alfredo Cerelli, 35 anni, sua sorella Gemma Cerelli, di 53 e la moglie Clorinda Bevilacqua di 32. Famiglia che aveva allestito un vero e proprio 'supermarket della droga' nella propria abitazione di via Palombari, nella zona di Vasto Alta. Quello di sfruttare minori, non punibili qualora 'beccati' dalle forze dell'ordine, può dunque rappresentare un'ultima 'frontiera dello spaccio' e, come segnalato dalle stesse autorità di polizia, il dirigente del Commissariato Cesare Ciammaichella in primis, non è escluso che sia stato già proposto in altre attività illecita. I tre arrestati, intanto, dovrebbero comparire già questa mattina in Tribunale a Vasto per un primo interrogatorio e la convalida dei provvedimenti restrittivi della libertà .