Aiuti straordinari alle Regioni per un riequilibrio socio-economico del territorio attraverso l'identificazione delle zone franche urbane: la conferenza delle Regioni ha esaminato la questione legata alla deliberazione Cipe che individua i criteri di ammissibilità e perimetrazione delle zone franche urbane stabilendo anche un totale massimo di 18 zone su tutto il territorio nazionale per le quali sono stati stanziati 50 milioni di euro l'anno. Tra le zone scelte per l'Abruzzo rientra anche Vasto. Per la precisione, per l'Abruzzo le zone che potrebbero rientrare nei parametri individuati dalla deliberazione Cipe sono Lanciano, Vasto, Montesilvano, Chieti e Pescara. In una stessa regione, comunque, non potranno essere individuate più di tre zone. Le città che rientrano nei parametri definiti potranno indicare un proprio quartiere come zona franca urbana e candidarsi per il suo riconoscimento. In questo modo potranno usufruire di uno strumento agevolativo che potrà incentivare e sostenere lo sviluppo socio economico, al fine di far emergere il quartiere da una situazione di disagio e di degrado. La Conferenza dei presidenti delle Regioni ha rimarcato la ''irritualità della procedura'' che vede le Regioni chiamate ad esprimersi su una delibera già approvata dal CIPE e che i criteri individuati non rispecchiano le posizioni più volte assunte da alcune Regioni, soprattutto del Mezzogiorno, perché non consentono di applicare lo strumento alle differenti esigenze territoriali che avrebbero bisogno di una caratterizzazione più puntuale, ad esempio, per disagi dovuti a crisi industriali o ad andamenti demografici negativi. Nonostante questo, la commissione Attività produttive ha proposto alla Conferenza di esprimere parere favorevole perchè il provvedimento atteso da più di due anni resta, comunque, vantaggioso come azione capace di favorire la mitigazione di disagi esistenti. Essendo proposto in via sperimentale, si chiederà al Governo di apportare opportuni correttivi che tengano conto dei diversi indicatori.