Tutta l’Italia oggi 2 gennaio, è ancora in zona rossa. Saranno in zona rossa anche il 3, il 5 e 6 gennaio.
Sono vietati gli spostamenti tra le Regioni e permane il coprifuoco tra le 22 e le 5. I negozi sono chiusi, tranne: supermercati, alimentari, parrucchieri, barbieri, tabaccai, farmacie, parafarmacie, librerie, edicole, fiorai, negozi di giocattoli e abbigliamento sportivo, tabacchi e ferramenta, lavanderie e negozi per animali. Chiusi i bar e i ristoranti, ma è possibile l’asporto.
Il 4 gennaio l’Italia è in zona arancione. Sono aperti tutti i negozi. Sarà possibile uscire senza limitazione dalle 5 alle 22. I bar e i ristoranti saranno aperti solo per l’asporto e consegna a domicilio.
Dal 7 gennaio molte regioni italiane passeranno in zona gialla, tra cui anche l’Abruzzo, avendo come dice il Presidente Marsilio l’indice Rt più basso d’Italia.
Nei prossimi giorni, in base ai monitoraggi regionali sarà valutato dal governo la suddivisione delle regioni dell’Italia in zona rossa, arancione e gialla.
Dal 7 gennaio quasi sicuramente si ritorna a scuola, anche per le scuole superiori ma in presenza solo per il 50%. In zona gialla i ristoranti saranno aperti a pranzo ma dovranno chiudere alle 18, così come i bar, dopo asporto e consegne a domicilio. Rimarrà il divieto di assembramento e di organizzare feste, obbligatoria la mascherina al chiuso e all’aperto. Rimarranno fermi cinema, teatri, palestre.
E’ stata rinviata la riapertura degli impianti sciistici, mentre è in corso di valutazione dal ministero dello Sport e del Cts la riapertura di palestre e piscine dopo il 15 gennaio, con regole probabilmente che garantiranno soltanto lezioni individuali.
Anche per il settore dello spettacolo il governo sta cercando di trovare soluzioni da adottare dopo il 15 gennaio. L’unico settore che potrebbe ottenere il via libera è quello dei musei e delle mostre, sia pur con ingressi contingentati.