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Bomba in porto e incendio al rimorchiatore: l'esercitazione a Punta Penna

L'attività 'interforze' coordinata dall'Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto

redazione
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Nella giornata del 9 dicembre il porto di Punta Penna è stato lo scenario di una esercitazione complessa di Port-Security ed antincendio, organizzata dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto

La realistica simulazione prevedeva la presenza di un ordigno nascosto all’interno del porto la cui potenziale esplosione avrebbe provocato danni al
personale operante, ai mezzi delle imprese portuali e alle merci stoccate presso le banchine. Contemporaneamente all’allarme bomba un incendio divampato a bordo del Rimorchiatore portuale ha fatto scattare tutti i protocolli per la salvaguardia del personale e delle unità navali ormeggiate in banchina.

Il team, coordinato dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera, nel corso dell’esercitazione, ha immediatamente attivato le procedure
previste dal piano di security portuale e dal piano antincendio locale, che, in questi casi, prevedono l’immediato allarme e l’intervento congiunto dei militari e dei mezzi della Guardia Costiera con il personale della Polizia di Stato, Polizia Locale e Distaccamento del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Chieti, del Nucleo Artificieri Chieti nonché del personale e mezzi della Croce Rossa Italiana per l’emergenza sanitaria.

"La sinergica attivazione e la collaborazione degli operatori portuali, dei servizi tecnico-nautici presenti in porto e del personale destinato a garantire la vigilanza in materia di Port security, hanno assicurato il raggiungimento dell’obiettivo in tempi ristretti - sottolinea il comandante del Circomare di Vasto, Tenente di Vascello Francesca Perfido -, mettendo in atto tutte le azioni pianificate fino al ritrovamento dell’ordigno simulato e della sua relativa bonifica. Se da un lato si è operato per garantire la sicurezza delle banchine, della merce in esse stoccata e degli operatori, in parallelo nel bacino portuale i servizi tecnico-nautici hanno collaborato per la messa in sicurezza della nave ormeggiata simulando un suo disormeggio, per non interferire con l’operatività del porto, e prevedendo fino ad un mezzo per l’allontanamento del personale portuale presso altra banchina sicura".

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