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Marsilio colora l'Abruzzo di arancione da lunedì, ma il Governo frena

Per l'esecutivo nazionale il passaggio alla fascia meno restrittiva può essere operativo solo da mercoledì

redazione
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La Regione Abruzzo aveva anticipato l'ingresso in zona rossa rispetto all'ordinanza del governo. La cabina di regia che monitora i dati di tutte le regioni ha riconosciuto questa anticipazione che avrebbe potuto portare alla zona arancione nella giornata di mercoledì.

La scadenza dei 21 giorni è quindi prevista per mercoledì, non per lunedì. Quindi non c'è avallo su questa ulteriore anticipazione".

E' quanto si apprende da fonti di Governo, scrive l'Ansa, rispetto all'ordinanza del presidente Marco Marsilio che anticipa a lunedì la fine della 'zona rossa' in Abruzzo. 

L'annuncio di Marsilio - "Mantenuto l’impegno di riaprire il commercio prima dell’ImmacolataHo firmato l’ordinanza con la quale l’Abruzzo rientra in zona arancione. Da domani i negozi saranno aperti e da mercoledì torneranno a scuole i ragazzi di seconda e terza media.

Il monitoraggio del fine settimana ha fornito ulteriori dati confortanti, dei quali ha preso atto anche il Comitato Tecnico Scientifico regionale. Non si registrava dal 23 ottobre scorso un numero così basso di nuovi positivi.

Mi ero assunto la responsabilità di anticipare l’ingresso in zona rossa, con l’obiettivo di iniziare la “cura” necessaria a riportare l’Abruzzo in sicurezza. I dati di due successivi report della Cabina di Regia nazionale e quelli dell’ultimo fine settimana dimostrano che l’obiettivo è stato raggiunto nel minor tempo possibile. Si è così contemperata l’esigenza di salvaguardare la salute pubblica e la vita umana, con quella di garantire la tenuta sociale ed economica".

Da fonti governative, infine, si valuta una lettera di diffida indirizzata a Marsilio, in cui si chiede al presidente della Regione di ritirare l'ordinanza che anticipa di due giorni l'entrata della Regione in zona arancione. Secondo la messa in mora, se la richiesta non sarà eseguita, la responsabilità di eventuali nuovi contagiati nei luoghi che sarebbero invece dovuti restare chiusi ricadrebbe sotto la diretta responsabilità della Regione Abruzzo.

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