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Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), rinforzi per il personale

"Una parte rilevante dell’assistenza in questa seconda fase della pandemia si svolge sul territorio", rimarca il dg della Asl Schael

redazione
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Thomas Schael, direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, ha disposto il potenziamento delle attività domiciliari Covid-19 tramite le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), coordinate da un nucleo speciale ubicata presso l’ex ospedale di Chieti città con a capo Francesco Ricci.

In tale senso è rilevante l'impulso impresso dalla Direzione Asl a tali attività, a partire dall'assegnazione di dieci operatori socio sanitari alle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e dall’attribuzione di altro personale che a giorni arriverà a integrare gli organici.

Una parte rilevante dell’assistenza prestata in questa seconda fase della pandemia si svolge sul territorio - mette in evidenza il manager - grazie ai Distretti e alle Unità speciali che stanno facendo davvero un eccellente lavoro. Se riusciamo a tenere a casa un numero elevatissimo di malati è solo grazie a loro e alla capacità di risposta che tutti stanno mettendo in campo e mi riferisco, per esempio, anche a Lanciano, dove il Distretto ha supportato l’Antoniano al meglio delle proprie possibilità”.

Grande attenzione all'assistenza prestata sul territorio, dove già da mesi operano con grande impegno le Usca, con dati di attività dei primi sette mesi che ne disegnano chiaramente il ruolo: sono state eseguite 4.869 prestazioni tra visite, telemonitoraggi, ecografie, test sierologici, interventi vari.

Sul fronte dei contagi, fa inoltre sapere la Asl, nell'ultima settimana la situazione epidemiologica sta mostrando una lieve riduzione nella velocità di propagazione del virus: in provincia di Chieti si sono registrati 761 nuovi casi, con una riduzione dell'1,2%. Al 28 novembre i ricoverati erano 161 negli ospedali, così distribuiti: 89 a Chieti, 24 a Vasto, 31 ad Atessa e 17 presso la Casa di cura Spatocco di Chieti. Altri 18 sono nella Rsa di Casoli.

Da rilevare, inoltre, che l'incremento percentuale nell'ultima settimana dei casi positivi è disomogeneo per età: in particolare sopra la media provinciale ci sono i ragazzi fino a 14 anni e gli adulti oltre i 70 anni, con un picco oltre i 90 anni. Importante la frequenza dei positivi registrata tra ottobre e novembre per fasce di età, che vede tra le più colpite le persone tra 50 e 59 anni, arrivate a 715 casi, a cui seguono i 651 compresi tra 40 e 49 anni, mentre 492 hanno un’età tra 60 e 69 anni. I numeri, dunque, raccontano in tutta la loro evidenza che il virus è “democratico” nella sua potenza contagiosa e non risparmia alcuna età, come anche i due generi, colpiti in uguale proporzione.

Decisamente interessante, infine, la statistica elaborata dal Dipartimento di Prevenzione, diretto da Giuseppe Torzi, sul numero dei casi positivi per città e paesi dal 1° marzo al 30 novembre, che vede ai primi posti le realtà urbane più popolose: Chieti 812, Lanciano 453, Ortona 442, Vasto 421, Francavilla 407.

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