Gli interventi in corso di realizzazione per contrastare il fenomeno della violenza di genere a Vasto e nel più ampio contesto territoriale, grazie al lavoro del Centro Antiviolenza DonnAttiva gestito da Dafne Onlus – Associazione a tutela delle donne e dei minori sono al centro dell'attenzione di un documento diffuso dal Comune di Vasto a riguardo della tematica nella Giornata internazionale dedicata del 25 novembre.
Quest’anno è stato particolarmente difficile per tutti. Lo è stato e lo è ancora di più per le donne vittime di violenza e per i loro figli minori. La pandemia ha portato ad un aumento esponenziale dei casi che hanno richiesto più volte l’intervento delle forze dell'ordine e del Centro Antiviolenza.
Per molte donne il lockdown ha comportato il trovarsi recluse in casa con partner abusanti, senza via di scampo, e con grandi difficoltà a richiedere aiuto. In tutti questi casi la presenza di un Centro Antiviolenza è stato un valido aiuto per le donne e un importante strumento di supporto per le situazioni di emergenza.
I risultati delle indagini condotte dall’Istat sul ricorso al numero verde 1522 durante la prima fase di pandemia non lasciano spazio a dubbi. L’analisi dei dati provenienti dalle chiamate al 1522, soprattutto se messa a confronto con lo stesso periodo degli anni precedenti, può fornire indicazioni utili all’evoluzione del fenomeno nel corso del lockdown, ma soprattutto del trend delle richieste di aiuto.
Le campagne di sensibilizzazione promosse dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri sui canali televisivi e rilanciate sui social tra la fine di marzo ed aprile hanno rinforzato il messaggio dell’importanza della richiesta di aiuto per uscire dalla violenza. Il numero delle chiamate sia telefoniche sia via chat nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+119,6%), passando da 6.956 a 15.280. La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è quintuplicata passando da 417 a 2.666 messaggi. Accanto alla richiesta di aiuto da parte delle vittime di violenza (4.899 chiamate pari al 32,1% del totale delle chiamate valide) crescono anche le chiamate per avere informazioni sulla tipologia di servizi offerti dal 1522 (3.655 pari al 23,9%). Il 77,2% delle vittime è stato inviato ad altri servizi.
Nella nostra città è possibile contare sul lavoro del Centro DonnAttiva, uno dei Centri a rinvio di chiamata del 1522. La fuoriuscita da un percorso di violenza è sempre complessa, per tale ragione disporre di un presidio territoriale quali sono i Centri e gli sportelli Antiviolenza, in cui operano professioniste del settore, garantisce adeguato sostegno e tutela a tutte le donne, in particolare in questa difficile fase che stiamo vivendo.
L’équipe del Centro Antiviolenza DonnAttiva rileva che “tante sono le richieste di aiuto che arrivano al Centro. Durante la fase di lockdown la loro gestione è particolarmente difficile, in particolare per quelle situazioni che necessitano un allontanamento da casa. Tutte le operatrici hanno lavorato e continuano a lavorare incessantemente sia in presenza che a distanza cercando ogni volta di dare il sostegno adeguato ad ogni donna. Questo grande impegno e sforzo organizzativo ha probabilmente prevenuto l’evolversi in peggio di molte situazioni di violenza domestica che, purtroppo, rappresenta la totalità dei casi che rivolgono al nostro Centro. Durante il primo lockdown sono stati fatti degli allontanamenti in emergenza presso strutture di accoglienza anche grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine e della Polizia Locale. Molto è stato fatto, ma molto resta ancora da fare. In particolare la previsione di corsie privilegiate per donne in fuga e per i loro figli minori che necessitano di tamponi propedeutici all’ingresso nelle strutture di accoglienza.
Intanto intendiamo far sapere alla cittadinanza che il lavoro di tutte noi continua incessantemente sia in presenza, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, che a distanza”.
“E’ altrettanto importante far conoscere ai cittadini – ribadiscono il sindaco di Vasto, Francesco Menna e l’assessore alle Politiche sociali, Lina Marchesani - che il Centro Antiviolenza è attivo h24 per rispondere a tutte le richieste di aiuto delle donne. Non solo, in questo anno così difficile, la nostra Amministrazione ha continuato la gestione dei progetti finanziati dalla Regione Abruzzo grazie alla L.R.N.31/2006 e dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri come il progetto EVA – Empowerment Verso l’Autonomia in cui siamo capofila di una serie di partner pubblici e privati per rafforzare i servizi rivolti alla prevenzione e al contrasto alla violenza alle donne in tutta la regione e realizzare azioni di inserimento lavorativo delle donne sostenute dai Centri Antiviolenza abruzzesi (Partner: Comune di Sulmona, di Castel di Sangro, di Chieti, di Guardiagrele, di Pescara, di Lanciano/ Coop. Soc. Horizon Service, Coop. Soc. Alpha, Ananke Onlus, Dafne Onlus, CNA Abruzzo e Akon). Grazie al progetto EVA ben 30 donne stanno realizzando tirocini presso aziende regionali”.
Per il 25 novembre l’Amministrazione comunale di Vasto, in collaborazione rispettivamente con il Centro Antiviolenza DonnAttiva e con l’Ordine degli Avvocati di Vasto, ha pianificato le seguenti iniziative:
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Campagna di affissioni di manifesti e di diffusione di adesivi “Il silenzio uccide”, per contrastare il silenzio che ancora contraddistingue gli episodi di violenza sulle donne, in particolare quelli di violenza domestica;
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La realizzazione di un contest fotografico promosso sulla pagina Facebook di DonnAttiva con i seguenti hastag #ilsilenziouccide e #rompiilsilenzio in cui viene richiesto alle persone di scattare una foto sia con l’adesivo in mano che dopo aver attaccato l’adesivo nella vetrina della propria attività commerciale condividendo gli scatti sulla pagina fb di DonnAttiva https://www.facebook.com/donnattivavasto/
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L’organizzazione e la realizzazione, a breve, di un Corso professionalizzante sul tema della violenza di genere realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Vasto.
Le iniziative promosse a Vasto sono amplificate e ripetute nelle città di San Salvo e Lanciano dove le Amministrazioni comunali, altrettanto impegnate nel contrasto del fenomeno, collaborano con l’Associazione Dafne Onlus nella gestione dello Sportello Antiviolenza Frida di San Salvo e del Centro Antiviolenza Dafne di Lanciano. Questa sinergia tra amministrazioni, Istituzioni e associazioni operanti nel settore rende ancora più efficace il lavoro di prevenzione e contrasto della violenza di genere sul territorio regionale.