Alcuni vini abruzzesi sono stati premiati in occasione della sesta edizione del Concorso Enologico Nazionale "Premio Qualità Italia". Tra questi l’azienda Vitivinicola Tenuta Oderisio. I vincitori della sesta edizione del concorso enologico nazionale sono stati celebrati sabato 10 ottobre a Palazzo Bovara a Milano, uno degli hub della manifestazione Milano Wine Week. Sono 21 i vini premiati in tutta Italia. Il Premio Qualità Italia, organizzato dalla Scuola Etica di Alta Formazione e Perfezionamento Leonardo di Città Sant'Angelo, ha come unico obiettivo quello di fornire una valutazione tecnica ed imparziale dei vini partecipanti, al fine di far emergere solo le reali eccellenze vitivinicole italiane.
“Ricevere questo riconoscimento è stata una grande sorpresa – spiega Simona Di Candilo, enologa dell'azienda di Monteodorisio - . Ci riempie di gioia e ci spinge a fare sempre meglio. Ringraziamo l’organizzazione di ‘Premio Qualità Italia’ per questa fantastica opportunità. La nostra azienda si fonda sull'amore di una famiglia per la terra e la vite. Abbiamo a cuore, innanzitutto, la salvaguardia dell'ambiente ed è proprio per questo che siamo in regime di lotta integrata.”
Tenuta Oderisio. “È un’azienda familiare in cui tutte le lavorazioni dalla vigna alla cantina sono svolte personalmente da noi. Sostenibilità e cura dei vigneti rappresentano i principi guida della nostra famiglia – prosegue Di Candilo - . Il Don Panfilo è un Montepulciano d'Abruzzo doc 2011 schietto e sincero che racchiude il senso della nostra famiglia, in onore di nostro nonno Panfilo, colui che ci ha trasmesso l'amore per la vite ma soprattutto per il Montepulciano.”
Il Covid e il lavoro. "La diffusione del Covid ha comportato diverse difficoltà per il nostro comparto e ancora di più per le aziende più piccole. La nostra forza durante il lockdown è stata certamente quella di poter gestire personalmente i lavori in vigna e in cantina. Purtroppo, le vendite del vino in bottiglia sono diminuite e le misure messe oggi in campo non fanno altro che aggravare la situazione."
“Le spese vanno anticipate, - ammette l’enologa - perchè la natura non si ferma e bisogna accudirla, abbiamo appena concluso la vendemmia in famiglia e anche in questo caso le spese in cantina sono state anticipate. Oggi ci ritroviamo con un punto di domanda su quello che sarà il domani, perchè il forte clima di paura non fa altro che scoraggiare i consumatori e i ristoratori. Il nostro obiettivo è certamente quello di continuare a lavorare con amore lungo la strada intrapresa per migliorare e crescere. Fare progetti futuri oggi è difficile, sicuramente stiamo lavorando a nuovi vini, con l’obiettivo di ingrandire la nostra azienda con l’impianto di nuovi vigneti e con l'organizzazione durante la prossima estate (Covid permettendo) di serate a tema alla scoperta dei vini. Non ci arrendiamo – conclude Di Candilo - ma continueremo a lavorare duramente”.