Otto operai dell'Ufficio Servizi del Comune di Vasto, coordinati da Fernando Desiati, hanno dato esecuzione - questa mattina - ad un provvedimento di demolizione di opere abusive realizzate su un terreno di proprietà pubblica, mai sdemanializzato, all'esterno di un'abitazione di via Curtatone, tra via Crispi e la vecchia Statale 86. Questione andata avanti per quasi quattro anni, tra ricorsi, controricorsi ed inottemperanze alle ordinanze di abbattimento. Proprietaria dell'edificio e di fatto responsabile delle opere abusive, una donna rom di Vasto, peraltro coinvolta, nei giorni scorsi, in un'inchiesta sullo spaccio di sostanze stupefacenti. La ''squadra'' comunale, sotto gli occhi anche incuriositi di numerosi passanti, ha buttato a terra un muro di cinta in pietra di tufo, una cancellata ed una tettoia. L'intervento, non ancora a termine, proseguirà domani mattina. Sul posto anche diversi agenti di Polizia Municipale, i primi in passato a rilevare gli abusi. Per il legale della proprietaria, l'avvocato Raffaele Giacomucci, l'abuso lo ha compiuto il Comune visto che, a suo dire, non è stata mai dimostrata la effettiva proprietà pubblica dell'area.