''Siamo pronti a protestare, ma anche ad andare in Tribunale''. Sindacati sul piede di guerra contro la proprietà , all'istituto di riabilitazione ''San Francesco d'Assisi'' di Vasto Marina il cui direttore, padre Franco Berti, ha annunciato nei giorni scorsi 30 licenziamenti a causa dei tagli imposti dalla Regione Abruzzo ai finanziamenti in favore delle strutture sanitarie private. ''Innanzitutto - afferma Francesco Chiarelli, segretario aziendale della Fps-Cisl - i tagli riguardano 15 consulenti, in particolare fisioterapisti retribuiti attraverso partita Iva. Ma soprattutto non accettiamo che le decisioni vengano prese unilateralmente, senza aprire uno straccio di confronto con i rappresentanti dei lavoratori. In questo modo, la direzione cerca di imporci la chiusura degli ambulatori di Vasto e Gissi e la riduzione del 30% dei servizi a domicilio, fondamentali per i pazienti del territorio, oltre a tagliare i contratti di 15 consulenti, cosa che comporterà lo spostamento di altrettanti addetti del personale interno per tappare i 'buchi' prodotti dalla riduzione di organico. Siamo pronti a protestare, ma anche ad andare in Tribunale, se necessario''. Circa 150, in tutto, i dipendenti del ''San Francesco'', struttura privata convenzionata con la Regione Abruzzo che, per far fronte al debito sanitario pregresso, ha stretto la cinghia. La riduzione dei fondi erogati in favore della casa di cura di Vasto Marina è del 19.80% che, in denaro, significa circa un milione e mezzo di euro in meno nel 2008.