L'ultima proposta, lanciata dal sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio, ha aperto un nuovo fronte di discussione, anche vivace, relativamente alla questione del recupero delle aree di risulta dell'ex tracciato ferroviario che andranno ricomprese in quello che dovrà essere il futuro Parco nazionale della costa teatina. Una 'tassa di scopo', 5 euro per ogni cittadino, costituirebbe - per Di Giuseppantonio - una buona base di partenza per arrivare alle somme necessarie per l'acquisizione delle aree da Ferrovie Italiane. Proposta però rispedita al mittente dai sindaci di Vasto e San Salvo, Luciano Lapenna e Gabriele Marchese. ''Mi sembra pura demagogia - dice Lapenna - oltre che propaganda politica. Prima di arrivare a queste soluzioni secondo me impraticabili bisognerebbe soprattutto aprire un vero confronto con le Ferrovie capendo le loro reali intenzioni in merito al destino dell'ex tracciato''. Sulla stessa lunghezza d'onda Marchese per il quale l'idea di Di Giuseppantonio è 'campata in aria'. Intanto, il presidente della Provincia Tommaso Coletti, ha incontrato questa mattina Stefano Brancaccio, direttore di Ferrovie Italiane, Stefano Frittelli, direttore del compartimento di Ancona di Rfi e Alberto Cialone, capo unità Rfi di Pescara, per discutere della salvaguardia delle aree di risulta. Nel corso della riunione è stata ribadita la disponibilità da parte dei rappresentanti delle Ferrovie a collaborare con la Provincia e con i Comuni in vista del progetto di valorizzazione e conservazione delle aree. Per quanto concerne il sedime ferroviario, la proprietà delle aree ha dato la disponibilità ad individuare la migliore strada per la gestione provvisoria della zona e le modalità per consentire la realizzazione della pista ciclabile progettata dalla Provincia.