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TAGLI ALLA SANITA' PRIVATA, LETTERA DI UN OPERATORE ALL'ASSESSORE REGIONALE

a cura della redazione
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La qustione dei 'tagli' regionali alla sanità privata, che si ripercuotono negativamente sull'occupazione e sull'assistenza all'Istituto San Francesco di Vasto Marina, sono al centro di una lettera aperta indirizzata all'assessore regionale alla Sanità Bernardo Mazzocca da Daniele Leone, dottore in Scienze Infermieristiche ed operatore all'interno del San Francesco. ''Il nuovo anno - scrive Leone - solitamente è accompagnato da nuovi progetti, rinnovati buoni propositi, e nuove speranze. Ahimé, le cose per numerosi dipendenti dei centri di riabilitazione della nostra regione non vanno così, stando a quanto apprendiamo dai mass- media, dove si discute dello stato di salute della Sanità, e non mancano le occasioni in cui gli argomenti non siano supportati da grafici, numeri e tabelle che illustrano con minuziosa precisione la situazione economica del sistema mentre poco spazio viene riservato alle necessità e alle amarezze dei tanti lavoratori che con il nuovo anno hanno visto svanire quei sogni e quelle speranze dopo aver ricevuto la lettera del cessato rapporto di lavoro. In tanta minuziosità si denota la volontà di informare sullo stato di salute del nostro sistema sanitario, di riorganizzarlo e ridurre gli sprechi, ma il contenimento della spesa sanitaria non può attuarsi solo attraverso il taglio della spesa. Gli sprechi, come segnalato dalle autorità di controllo sono dovute a tutt'altre ragioni, ed è da queste che bisogna partire per risanare i bilanci e continuare a garantire ai cittadini assistenza e cure adeguate. Egregio signor assessore, la malattia non può essere letta solo come un dato numerico da illustrare con grafici e tabelle, la malattia provoca nelle persone sofferenza fisica e psichica mostrando la fragilità dell'essere umano è un evento che non riguarda solo il nostro corpo ma coinvolge la famiglia e il mondo che ci circonda. Essa ci porta a vedere le cose con occhi diversi e ci fa toccare con mano quanto sia fragile la vita di ognuno di noi. I malati chiedono di trovare luoghi umanizzati, accoglienti, confortevoli con ottimi professionisti che con professionalità ma anche umiltà ed amore sappiano prendersi cura di loro, ma soprattutto chiedono di poter soddisfare i loro bisogni. E pensare che secondo dati recenti dell'Istat nel nostro paese si stima un aumento del numero delle persone anziane di circa 15milioni. Nella nostra regione i nonni aumenteranno e con loro aumenteranno soprattutto le patologie croniche a carico dell'apparato osteo-articolare, cardio-respiratorio, cardio-circolatorio, inoltre dovremo far fronte all'aumento delle malattie come l'Alzheimer, il Parkinson, eccetera. Inevitabilmente tutte patologie che necessiteranno di assistenza riabilitativa volta a migliorare la qualità della vita riducendo notevolmente il numero dei ricoveri nei nostri ospedali. Ritengo sia giusto che i tecnici forniscano dati, tabulati e grafici, ma è anche giusto che un piano sanitariom regionale recepisca i bisogni della gente e di chi ogni giorno con professionalità, umanità e amore eroga assistenza e cura ai malati''.
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