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Giancarlo Spadaccini con l’Assodidattica per parlare di banchi con Arcuri

La collaborazione è possibile ma con tempistiche diverse

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Giancarlo Spadaccini, titolare auletrepuntozero, specializzata in arredamento di scuole innovative, come membro del direttivo dell’Assodidattica, che raggruppa tutti i produttori e distributori di materiali educativi e arredi del mondo della scuola, ha cercato di contattare il ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina e lo staff del commissario straordinario per l’Emergenza Covid Domenico Arcuri per parlare delle modalità della gara per i banchi scolastici. E’ stata indetta infatti una gara pubblica europea per l’acquisto di tre milioni di banchi, per garantire la riapertura dell’anno scolastico in sicurezza.

L’Assodidattica ha fatto un webinar con lo staff di Arcuri, in cui era presente anche Giancarlo Spadaccini per spiegare gli elementi di criticità del bando. La gara, affidata a Invitalia, con scadenza il 7 agosto 2020 sarà predisposta per avere tre milioni di banchi. Chi vincerà questa gara dovrà consegnare entro il 7 settembre improrogabilmente tutti i banchi.

Hanno spiegato che le scuole italiane comprano quattrocentomila banchi in un anno, si può arrivare a quarantamila al mese, ma non di più. Le aziende del settore sono organizzate per questi numeri e non riuscirebbero a produrre nel solo mese di agosto tre milioni di banchi. Probabilmente il bando sui banchi rischierà di andare deserto e non ci saranno aziende, neanche internazionali, interessate a partecipare alla gara.

La sedia, di cui si sta parlando molto in queste settimane, è una sedia su rotelle che ha la possibilità di avere un pianetto traslabile. E’ una tipologia di postazione usata dal 2013 nelle scuole superiori per i laboratori linguistici, di scienze, musicali, ma non per le aule. La tavoletta è scomoda e insufficiente.

Dice Giancarlo Spadaccini che per norma europea il banco della scuola deve essere profondo minimo 50 centimetri. Tutti i banchi che hanno una profondità inferiore a 50, non sono a norma e non dovrebbero essere introdotti nelle aule.

Questa gara ci riporta indietro, cancella tutte queste innovazioni importanti fatte in questi anni nell’ambito dell’arredamento scolastico, dice Giancarlo Spadaccini. In questi anni molte aziende, come auletrepuntozero, che ha due sedi una a Vasto e una a Bologna, hanno seguito dalle indicazioni dell’Indire, che si occupa della Ricerca per l’innovazione della Scuola italiana e sono state spronate nella didattica innovativa con una rivoluzione negli arredi scolastici. Grazie ai Dirigenti Scolastici che, dice Giancarlo Spadaccini, coordinano le scuole in modo veramente ambizioso, molte scuole italiane e del territorio, anche mediante progetti Pon, sono riuscite a migliorare non solo l’arredo scolastico, ma a creare nuove modalità di fare scuola.

L’Italia cioè in questi anni aveva superato il banco monoposto 70 x 50, con banchi dalle forme insolite ma molto funzionali, per consentire aggregazioni di banchi, per modalità didattiche diversificate. Sono per esempio banchi a forma di trapezio o di parallelogramma, che consentono sia il lavoro individuale che di piccolo o grande gruppo.

In queste settimane in quasi tutte le scuole italiane sono attivi team di docenti, professionisti e amministrazione comunale per valutare con la massima attenzione gli spazi scolastici e la modalità più idonea di sistemare i banchi, magari mettendo fuori dalle aule armadi e scaffali per rispettare le misure previste dalla normativa. C’è la volontà da parte di tutti di ripartire in sicurezza il 14 settembre 2020.

 

 

 

 

 

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