Dopo otto giorni, quindi in anticipo rispetto a quanto previsto, il medico vastese Carlo Di Giambattista ed i compagni della spedizione sono riusciti a portare a termine la scalata sulla vetta dell'Aconcagua, la più alta cima della Cordigliera delle Ande (6.962 metri sul livello del mare), dove hanno fissato le bandiere della Fiaa (Federazione Italiana Associazioni Abruzzesi), del Cram (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) e della Regione Abruzzo. Tutto questo alle ore 15.45 (ora locale in Argentina) dello scorso 19 gennaio. Di Giambattista, esponente della Fiaa e presidente della Famiglia abruzzese-molisana del Piemonte e Valle d'Aosta, aveva iniziato l'avventura otto giorni prima. L'idea di portare i simboli della regione, come aveva spiegato il professionista alla vigilia dell'iniziativa, è partita dalla volontà di legare, seppure simbolicamente, la scalata alla cima più alta delle Americhe al mondo dell'emigrazione abruzzese. ''Gli abruzzesi sparsi in tutti i continenti - aveva affermato Di Giambattista - hanno un forte legame con la montagna, com'è noto, e le montagne più alte, si sa, sono simboli importanti per ogni nazione, rappresentano la spinta verso l'alto ma anche il convergere su un'unica direttrice che è la vetta. Arrivare in cima è un'impresa faticosa come la vita dei nostri emigrati, impegnati nello sforzo di conseguire le mete del progresso e del successo. Nulla è più vicino alle caratteristiche della gente abruzzese come lo 'sforzo della salita', quello di raggiungere la vetta sapendo che in cima c'è il premio a tutte le nostre fatiche''. Carlo Di Giambattista, da sempre appassionato della montagna (è stato responsabile della sezione vastese del Club Alpino Italiano) e molto legato alla sua regione e a Vasto, anche se il lavoro lo costringe ad operare lontano dall'Abruzzo, ha anticipato la partenza dall'Italia, rispetto al resto dei componenti la spedizione, per incontrare a Buenos Aires i rappresentanti delle Comunità abruzzesi in Argentina, in particolare i responsabili della Fedamo, la Federazione delle Associazioni Abruzzesi e Molisane Argentine. La scalata dell'Aconcagua è iniziata dalla località di Penitentes, per raggiungere, a tappe, Confluencia (3.320 metri), Plaza de Mulas (4.230), Nido de Condores-Cierro Mansoi (5.800) e la vetta dell'Aconcagua (6.962). Al suo rientro in Italia, previsto per domenica 27, Di Giambattista sarà festeggiato dai suoi corregionali che, evidentemente, avranno molte domande da fare.