''Si può intervenire inserendo qualche fascia di reddito in più''. Luciano Lapenna, sindaco di Vasto, accoglie la richiesta dei manifestanti. Lo fa al termine di una mattinata convulsa, iniziata pochi minuti prima delle 10 davanti l'ingresso del municipio, dove un centinaio di genitori hanno fatto quello che avevano annunciato: un sit-in di protesta contro i rincari, anche del 120%, del servizio scuolabus accompagnato ad incrementi delle mense scolastiche per una spesa fino ad 80 euro. Poi, oltre 2 ore di faccia a faccia con i cittadini, nell'aula del Consiglio Comunale, per Lapenna e gli assessori Domenico Molino e Nicola Tiberio, titolari rispettivamente delle deleghe alle Finanze e alla Pubblica istruzione. Nel frattempo, la Cisl-scuola aveva criticato costi e modalità dei servizi. Alla fine, su proposta degli stessi genitori, il primo cittadino dice che ''si può intervenire inserendo qualche fascia di reddito in più''. Nel primo pomeriggio, una nota del municipio precisa che ''la notizia degli schiaffi o altra violenza, offensiva del senso civico dei vastesi, è chiaramente falsa e frutto di strumentalizzazioni politiche di forze già bocciate dall'elettorato'' e parla di ''rimodulazione delle tariffe'' che ''riguarda servizi a domanda individuale, il cui deficit graverebbe altrimenti sulla restante cittadinanza senza distribuzione di reddito. Tra l'altro, alcune categorie di reddito vedranno ridursi gli importi, mentre più alti redditi subiranno incrementi, sempre inferiori ai costi di mercato. L'amministrazione comunale anche per chiarire il particolare metodo di calcolo dei redditi, tramite Isee (obbligatorio per legge) e le altre agevolazioni, terrà specifiche riunioni con i diretti interessati (a partire da mercoledì alle 16.30 nel primo e alle 18 nel terzo circolo didattico, n.d.R.)''.