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MANGANELLO IN AUTO, DENUNCIATO VENTITREENNE

a cura della redazione
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Accade che qualcuno porti un'arma in macchina perché pensa di usarla come mezzo di autodifesa o perché ha architettato chissà cosa nella sua testa. ''A Vasto, è già successo, negli ultimi tempi'', spiega il sostituto commissario Domenico Perrozzi, che coordina il settore anticrimine della polizia. E si tratta della constatazione di un'abitudine, vietata dalla legge, che sta coinvolgendo un numero crescente di persone in città. Nella notte tra mercoledì e giovedì, infatti, gli agenti della squadra volante hanno denunciato L.C., un ventitreenne di Vasto, che nella vita fa saltuariamente l'operaio, con l'accusa di possesso di armi o di altri oggetti atti ad offendere. Aveva in auto un manganello, diverso da quelli usati dalle forze dell'ordine, ma ugualmente in grado di far male, in caso di necessità. Intorno alle 2 di notte, corso Mazzini era quasi deserto. I poliziotti erano usciti dal Commissariato per svolgere un normale giro di perlustrazione del territorio. Alla vista della pattuglia, una Fiat ''Punto'' ha cambiato strada con una manovra brusca ed improvvisa che non è passata inosservata. Allora, la volante ha inseguito l'auto del ventitreenne per alcune centinaia di metri. Poi, quando lo ha raggiunto, la paletta si è alzata ed il ragazzo ha dovuto rispettare l'alt ed accostare. Quando gli agenti hanno trovato il manganello. L.C. non ha saputo giustificarne il possesso. Negli ultimi tempi, l'abitudine di portare armi ed oggetti contundenti non autorizzati sta crescendo in città. Senso d'insicurezza, o c'è sotto dell'altro?
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