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Aqualand del Vasto e la non riapertura: "Un duro colpo"

Confesercenti sulla decisione della direzione del parco: "Subito un tavolo di confronto con tutte le parti interessate"

redazione
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"La non riapertura per la stagione estiva del 2020 del Parco Aqualand del Vasto, appresa a mezzo stampa, ci lascia alquanto sconcertati. La Confesercenti di Vasto non condivide la decisione presa dalla Società Aqualand del Vasto perché rappresenta un duro colpo alla ripresa della stagione turistica vastese e di tutta la Regione Abruzzo".

Confesercenti Vasto dice la sua sulla decisione della direzione del Parco di località Incoronata.

" Avremo conseguenze molto gravi e negative per tutto l'indotto delle imprese turistiche con un calo rilevante delle presenze e dei fatturati e la perdita di 150 occupati diretti stagionali, molti giovani studenti e disoccupati - si legge in una nota a firma del presidente Franco Menna, del direttore Patrizio Lapenna e del responsabile settore Turismo provinciale Simone Lembo -. Nell’incontro del 5 giugno, richiesto da noi, al sindaco di Vasto Francesco Menna abbiamo ribadito tutte le nostre preoccupazioni e chiesto all’Amministrazione Comunale di fare tutto il possibile per evitare la chiusura del parco".

Ulteriori sottolineature: "Non si comprendono le motivazioni di tale decisione, soprattutto perché in Italia oltre 80% dei parchi acquatici hanno annunciato (sui propri siti) la riapertura nel corso del mese di giugno. Hanno adottato tutti i protocolli di sicurezza Covid richiesti dalla normativa nazionale e regionale. Certo, sappiamo che è un grande rischio e sacrificio per tutti riaprire le attività economiche, ma tutti o quasi ci stanno provando. Ancor di più in un parco pubblico a gestione privata come è Aqualand del Vasto.

Abbiamo chiesto al sindaco - concludono Menna, Lapenna e Lembo - di richiedere l’intervento della Regione Abruzzo per sostenere economicamente e normativamente la riapertura di Aqualand del Vasto, come si stà facendo con altre strutture turistiche a valenza regionale. Auspichiamo a breve la convocazione di un tavolo di confronto con tutte le parti interessate e le associazioni datoriali, in primis con la società di gestione che deve spiegare concretamente e documentalmente perché ha deciso di non riaprire Aqualand".

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