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Futuro dell'Unità di Dialisi del 'San Pio', questione aperta e polemiche politiche

Il caso in Consiglio comunale. Nota del sindaco e puntualizzazioni dei consiglieri di minoranza

redazione
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Il sindaco di Vasto Francesco Menna, con l'appoggio dei consiglieri comunali di maggioranza e del Movimento 5 Stelle, chiede un incontro urgente con i vertici della Asl Lanciano-Vasto-Chieti e con l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì per discutere della "drammatica situazione che vive l’Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Civile di Vasto".

L'unità in questione, sottolinea Menna in una nota, ha in organico 5 medici e 14 infermieri ridotti ad oggi a 2 medici e 6 infermieri, costretti a dare assistenza ai 76 pazienti in carica, oltre alle visite ed ai pareri a dei reparti dell’ospedale. Da mesi il responsabile medico chiede al direttore sanitario il potenziamento dell’organico che è continuato però a diminuire nonostante il numero degli assistiti tenda a crescere: assistiti, anche da oltre 20 anni, provenienti dal territorio e da Vasto e che oggi non sanno più se il servizio continuerà o meno ad essere prestato.

Un documento sulla questione, portato all’attenzione del Consiglio comunale tenutosi ieri in modalità videoconferenza, fa seguito al "grido d’allarme lanciato due giorni fa dall’Associazione nazionale Emodializzati–Dialisi e Trapianto (Aned) preoccupata per le sorti dei pazienti che saranno costretti in assenza di interventi urgentissimi a trasferte in altre strutture sanitarie con maggiori rischi per gli stessi".

“Si chiede nel documento alla Asl – ha evidenziato il sindaco Menna – di dare una risposta immediata alla nostra città ed al nostro ospedale. La UOC di Dialisi e Nefrologia di Vasto non può chiudere e non si pensi ad accrediti a vantaggio di strutture private in convenzione. Il Consiglio comunale si appella anche ai consiglieri regionali del territorio chiedendo loro una fattiva collaborazione nell’interesse del Vastese. Grave atteggiamento dell’opposizione di centrodestra che, prima ha cercato in tutti i modi di impedire la discussione del punto all’ordine del giorno – conclude il sindaco – ricorrendo a tattiche ostruzionistiche e poi non partecipando al voto su un provvedimento così delicato nell’interesse dei pazienti dializzati e del personale medico ed infermieristico costretto a turni pesanti per assicurare il servizio”.

LA REPLICA DELLE MINORANZE - "La credibilità di Francesco Menna, ex rifondarolo abituato a mistificare la realtà, sull'Ospedale di Vasto è pari a zero - scrivono in una nota i consiglieri Alessandra Cappa, Davide D'Alessandro, Alessandro D'Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani -. Dopo essere stato segretario particolare, ben retribuito, dell’ex assessore Paolucci, ha scoperto che Dialisi e Nefrologia non devono chiudere. Certo che non devono chiudere, come non deve chiudere tutto l’Ospedale di Vasto, messo a dura prova dalla disastrosa gestione dei suo amici.

Essere politicamente spregiudicati utilizzatori del dolore della povera gente e temere i pellegrinaggi, mentre nulla ha fatto per anni per evitare i tanti pellegrinaggi di migliaia di cittadini vastesi verso altri lidi, è davvero troppo.

Nel centrodestra c’è chi ha optato per la non partecipazione al voto e chi si è astenuto, intanto perché è stato forzato il regolamento con i soliti trucchetti lapenniani (benedetti da Baccalà e dalla segretaria comunale), poi perché la delibera esprimeva un vuoto sostanziale che a nulla approderà. Quando Menna, Lapenna e compagni saranno disponibili ad assumersi le loro responsabilità e a fare un confronto serio e serrato sul presente e sul futuro del nostro Ospedale, ci troveranno in prima fila come sempre.

Noi non facciamo i segretari degli assessori. Noi siamo attenti a difendere l’esistenza del nostro Ospedale e a esercitare ogni pressione possibile perché riconquisti la sua centralità per tutto il territorio".

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