Lascuolasiamonoi, è questo il motto che caratterizza la giornata di giovedì 21 maggio.
Dall’inizio del lockdown ad oggi la ministra Lucia Azzolina non è ancora pronta a comunicarci come noi maturandi 2020 dovremmo svolgere l’esame. In presenza o tramite la didattica a distanza? È questo il dubbio amletico con il quale conviviamo. 170mila precari che non hanno certezze, 8milioni di studenti non ascoltati, 17mila privatisti dimenticati, 1.5milioni di studenti non raggiunti dalla DaD, 1.7milioni di studenti disabili penalizzati da questo periodo e 515mila maturandi completamente ignorati; quale sarà l’esito finale?
Noi ragazzi siamo stanchi di rimanere in silenzio ad aspettare, ed è per questo che abbiamo deciso di fare chiasso. Uno sciopero per il 21 maggio è il nostro grido di ascolto. Stiamo vivendo un periodo che i nostri nipoti studieranno sui libri di storia. Ci sono famiglie che hanno vissuto momenti di grande difficoltà economica e soprattutto famigliare e siamo esausti di vivere altre incertezze. #Lascuolasiamonoi, scioperiamo per la salute nostra e di chi ci circonda, scioperiamo per i nostri docenti e ATA che rischiano conseguenze irreparabili se esposti al contagio, scioperiamo per i dirigenti scolastici che non hanno disposizioni chiare ma un’enorme responsabilità per la riapertura delle scuole. Scioperiamo per il futile esame, valutato da docenti che ci hanno ascoltati da 5 anni a questa parte e che già conoscono le nostre competenze, ed infine scioperiamo per noi, che a meno di un mese dall’inizio della maturità non abbiamo ancora certezze sul suo svolgimento.
Molti paesi europei hanno deciso di annullare gli esami, vogliamo unirci a loro. Ministra, siamo pronti ad unirci tutti in un unico coro per creare un concerto plateale, il più forte di sempre! #Lascuolasiamonoi, restate tutti pronti.
Cristiana Piccirilli
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