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Discarica a cielo aperto, sporcizia e odori nauseabondi

Nuova segnalazione dei consiglieri comunali di minoranza per il 'sito' nella zona industriale di Punta Penna

redazione
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Tornano ad occuparsi della discarica a cielo aperto nei pressi della zona industriale di Punta Penna i consiglieri di minoranza Vincenzo Suriani e Francesco Prospero (Fratelli d'Italia), Alessandro D'Elisa (Misto), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) e Guido Giangiacomo (Forza Italia). 

"Una sola parola: vergogna! Dopo un anno dalle nostre prime segnalazioni - scrivono in una nota -, dopo le solite risposte evasive della Cianci alle nostre interrogazioni, l’amministrazione comunale e la Pulchra continuano a disinteressarsi della discarica a cielo aperto, situata nei pressi della zona industriale, gestita in violazione alle leggi e in spregio a tutte le norme del buon senso

A ridosso di importanti aziende tuttora operative, Menna e compagni continuano a tollerare un deposito abusivo di cassette in polistirolo, vuote ma sporche ed originariamente destinate al contenimento di pesce e frutti di mare. Il deposito, integrato da rifiuti di altro genere e di provenienza incerta, gettati da chi pensa di trovarsi di fronte ad un immondezzaio, emana odori nauseabondi e pestilenziali che, tra l’altro, favoriscono l’addensamento di cani, ratti, cinghiali e altri animali selvatici; il disordine, dovuto allo spandimento dei contenitori inquinati e delle buste, crea una immagine penosa per chi passa nelle vicinanze.

La motivazione deve essere ricercata nel ridotto dimensionamento delle postazioni di raccolta, nella mancanza di vigilanza e nel mancato svuotamento dei rifiuti evidentemente effettuato a frequenze inadeguate. Il rimedio, semplice, già segnalato da oltre un anno, consiste nell’aumento dei turni di raccolta, nell’aumento delle dimensioni dei gabbiotti, nel fornitore le chiavi degli stessi solo ai commercianti che hanno diritto a conferire e nella vigilanza del deposito che, ad oggi, può essere considerato una vera e propria discarica abusiva, prodotta dall’azione di chi dovrebbe garantire un servizio efficace ed efficiente.   
Non è possibile che i cittadini, i commercianti di pesce e le aziende che si trovano a ridosso del sito debbano tollerare ulteriormente questo disservizio, nonostante i pesanti tributi che versano nelle casse comunali.

In attesa della realizzazione dell’isola ecologica che non c'è che ricorda quella di 'Peter Pan', promessa prima da Lapenna e poi da Cianci e Menna, l’amministrazione comunale - concludono - risolva almeno questo 'banale' problema che ha dimostrato, ancora una volta, tutta l’incapacità dell’esecutivo cittadino buono solo a fare proclami, videomessaggi, selfie e a consegnare premi e pergamene!"

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