Il secondo capitolo dell'operazione ''Veruska'' sullo spaccio della droga, in questo caso di eroina, parte dallo stesso scenario del primo: la casa di via Istonia, nel quartiere che i vastesi chiamano comunemente ''Shangai'', dove erano state già arrestate tre donne. Questa volta, a finire in manette due persone: ai domiciliari Anna Bevilacqua, 25 anni, componente della stessa famiglia di Adelaide Spinelli, sua madre, ed Angela Bevilacqua, sua sorella. Terza arrestata a dicembre: Serena Bellotti, nuora della Spinelli. Nella prigione di Torre Sinello, nell'ambito della stessa inchiesta, è stato rinchiuso ieri Francesco Pastore, 28 anni, di San Salvo, già incarcerato dai carabinieri nel recente passato per reati dello stesso tipo. Nei suoi confronti, l'accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre nei confronti della ragazza, residente a Pescara, ma che in questo periodo viveva a Vasto, sono stati ipotizzati i reati di spaccio e detenzione ai fini di spaccio. Il blitz dei militari del Nor, nucleo operativo radiomobile, è scattato intorno alle 18 di ieri, al termine di una serie di appostamenti e pedinamenti proseguiti dopo la prima parte dell'operazione ''Veruska'', che prende il nome dallo pseudonimo che le tre donne arrestate a dicembre utilizzavano al telefono: gli uomini del capitano Vincenzo Orlando hanno notato Pastore che usciva dall'auto guidata da un suo amico ed entrava velocemente all'interno dell'abitazione di via Istonia. Secondo quanto riferito dagli investigatori, il ventottenne avrebbe ricevuto qualcosa dalla Bevilacqua poco oltre la soglia d'ingresso, a porta aperta. L'auto, nel frattempo, si era allontanata, per poi tornare a prendere il giovane sansalvese poco prima dell'alt intimato dai carabinieri, alla vista dei quali Pastore avrebbe provato a disfarsi dell'involucro contenente 15 grammi di eroina, gettandolo sotto il sedile. Un gesto che i militari della Compagnia di Vasto hanno subito notato. Bloccato il ragazzo, sono entrati in casa, trovando in cucina un bilancino di precisione ed altri 5 grammi della stessa droga dentro un vaso poggiato su un muro esterno del giardino. Pastore è finito in prigione, mentre la Bevilacqua, che aveva addosso 100 euro, forse provento della vendita dello stupefacente, è ai domiciliari perché madre di due figli piccoli, rispettivamente di 4 mesi e 2 anni.