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PERTH, MONUMENTO ALL'EMIGRANTE, LO SCULTORE BATTE CASSA

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''Voglio solo quello che mi spetta per i 2 anni e 4 mesi di lavoro spesi a progettare il Monumento all'Emigrante di Perth''. Proprio quando la delegazione vastese parte per rinnovare il gemellaggio, Antonio Di Spalatro rivendica il suo compenso. Un monumento per ricordare, sulle rive del Lake Vasto, l'avventura di 12 mila emigranti. Per questo, su incarico dell'Abruzzese Emigrant Association of Australia Incorporated, nell'agosto del 2004 lo scultore inizia a disegnare: due vele stilizzate, cioè due mondi che s'incontrano. Alla sommità, una famiglia con le valigie all'interno di un globo terrestre in acciaio. Il 5 agosto 2006 l'associazione scrive: ''Invieremo tramite fax la copia del bozzetto che abbiamo scelto''. Di Spalatro, per progettazione, calco e fusione del bronzo chiede 100 mila euro. Intanto, si tengono manifestazioni per presentare il plastico. Ma l'associazione vorrebbe un prezzo inferiore. L'autore il 21 gennaio 2007 comunica che può scendere a 60 mila, fusione esclusa. La risposta, datata 22 gennaio, è un'offerta di 10 mila euro e l'apposizione di una targa ''indicante lei come autore del progetto'', inoltre ''lei sarà nostro gradito ospite in occasione della cerimonia di inaugurazione''. ''Sto ancora spettando - dice l'artista - l'invito. Da una foto su un foglio locale d'informazione politica, ho visto che hanno modificato solo la disposizione delle tre figure del monumento. Chiedo quello che mi spetta''.
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