Episodio inqualificabile la sera del 2 novembre, avvenuto a San Salvo, che rende ancora più triste il solenne saluto per una vita celeste.
I familiari avevano invitato a fare "opere di bene", in memoria del caro defunto, piuttosto che i "fiori". Gli stessi famigliari avevano fatto allestire un offertorio da devolvere all'associazione sansalvese Lory a Colori, attiva nel campo della prevezione e del sostegno per i pazienti oncologici.
L'obolo raccolto durante le prime ore della camera ardente (custodito in una scatola trasparente e riportante il logo dell'associazione destinataria della somma) è stato portato via da ignoti dall androne del palazzo in cui si svolgeva il commiato e insiste l'abitazione dell'estinto.
Un gesto vergognoso, ingiustificato e ingiustificabile; nell' ultima settimana nella cronaca aveva avuto risalto la scomparsa e il successivo ritrovamento di offertori trafugati in alcune chiese del comprensorio.
Intanto è stato riposizionato, poco dopo la scoperta dell'avvenuto furto, un nuovo raccoglitore per continuare ciò che i ladri hanno interrotto ma che non potranno mai fermare: la volontà di fare del bene al prossimo e rallegrarsi per questo, differentemente da loro che resteranno tristi per la tutta la vita e non avranno cari da sollevare con lieti ricordi di una vita vissuta per bene.